Ognissanti: fate una gita tra gli antichi borghi

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Questa festa vi dà l’opportunità di passare una giornata visitando luoghi magici!

L’autunno con i suoi colori meravigliosi è la stagione ideale per concedersi qualche gita fuori porta e poter ammirare così il “foliage” e riscoprire posti-borghi medievali che hanno mantenuto intatto tutto il loro fascino e nei quali si respira ancora un atmosfera d’altri tempi. A pochi chilometri da Bologna c’è Dozza Imolese, la cui Rocca di origine medievale fu trasformata da Caterina Sforza in un castello fortificato e poi durante il Rinascimento divenne una residenza nobiliare. Le sue origini risalgono al XIII secolo e nel corso dei secoli ha subito mille trasformazioni architettoniche che ne hanno modificato l’aspetto; trovandosi in una posizione strategica tra Bologna e la Romagna, nel Medioevo era oggetto di aspre contese da parte dei signori del luogo.

Fu soggetta a distruzioni, ricostruzioni e notevoli modifiche anche se non esistono delle piante o delle descrizioni specifiche ma nel corso degli anni sono stati effettuati scavi e rilievi che hanno portato ad avere un’idea più precisa di come fosse originariamente il castello facendo scoperte molto interessanti. Ad esempio è stato rinvenuto l’arco che si trovava nell’antico portale di ingresso e sul quale erano rappresentati simboli araldici e poi nelle stanze della Torre Maggiore si è scoperto l’antico impianto del mastio, una Torre che rappresentava il nucleo del castello ed era un luogo autonomo dove poter vivere e rifugiarsi durante gli assedi.

Dal 1960 la Rocca appartiene al Comune che l’ha convertita in Casa Museo aperta a tutti, diventando il simbolo della città di Imola e che ha condizionato pesantemente l’assetto abitativo di Dozza stessa che si è trasformata in un vero e proprio borgo castellano al cui interno viene anche ospitata La Biennale del Muro Dipinto.

La Rocca Di Dozza

Foto: la Rocca di Dozza a Imola 

A Ozzano dell’Emilia c’è il Borgo di San Pietro, al confine col Parco regionale dei Gessi, dove si trovava un castello eretto nel Medioevo e posto a difesa della via Emilia di cui resta solo la torre, recentemente restaurata e che era parte delle mura del castello stesso. Dentro le mura si trovavano due chiese quella di San Lorenzo e quella di San Pietro ma solo quest’ultima esiste ancora e a 200 metri da essa si possono ammirare le due fontane del XV secolo dette “Delle Armi” dal nome della famiglia che risiedeva in questo luogo.

Da visitare è anche Selva Malvezzi a Molinella un bel borgo del '400, un vero e proprio complesso feudale appartenente alla omonima famiglia che possedeva anche un palazzo in via Zamboni; subì qualche rimaneggiamento nel XVII secolo ma il borgo ha comunque mantenuto il suo aspetto originario, merita una visita anche il Palazzo del Governatore caratterizzato da una meravigliosa facciata ornata da un orologio e una campana.

Una frazione del comune di Argelato, Malacappa merita una sosta; è una minuscola borgata situata lungo il fiume Reno e dove il tempo sembra si sia fermato perché già la sua collocazione ne fa un luogo molto suggestivo e dove le case, la locanda-trattoria e persino il bar sono quelli di una volta.

Visitare questi luoghi ci permette di fare un tuffo nel passato, di tornare indietro nel tempo a un’epoca a volte neanche così lontana, ricca di fascino, tradizione e storia che fortunatamente possiamo ancora ammirare e scoprire grazie proprio all’esistenza di tali borghi avvolti nella magia.

Valentina Trebbi

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