Giocare ai videogames? Sì, ma in modo intelligente

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Cerchiamo di non dipendere dai videogiochi, a discapito della nostra salute.

I videogiochi, che tutti noi conosciamo e con i quali trascorriamo molte ore della nostra giornata e del nostro tempo libero, se non usati con attenzione potrebbero portarci ad avere dei malesseri di vario genere che possono colpire sia la sfera fisica che quella psichica.

Ad esempio questi disturbi, scientificamente riconosciuti da vari studi medici, potrebbero manifestarsi sotto forma di problemi articolari, infezioni urinarie, fino a indurre a crisi epilettiche. I problemi più riscontrati sono quelli di tipo ortopedico, causati dai movimenti ripetuti e insoliti che coinvolgono le mani, le dita ed i polsi.

La tendinite da mouse, o flogosi del tendine abduttore, cioè del muscolo che consente il movimento del pollice è un altro fastidio ricorrente. Mentre il fatto di contenere troppo a lungo l’urina in vescica può portare infezione: la cistite che si manifesta con bruciore, dolore alla minzione e stimolo continuo a fare pipì. Per fortuna si cura con antibiotici.

Bambini Che Giocano Ai Videgames

Foto: bambini che giocano ai videogiochi

Frequentemente i ragazzini, per non lasciare il gioco resistono anche alle feci. Questa abitudine può ingenerare l'encopresi, una forma di stipsi a natura psicologica. Senza dimenticare altri malori come il mal di testa, la sonnolenza, la vista annebbiata e infine le mani fredde dovute alla difficoltà di circolazione del sangue.

L’utilizzo dei videogiochi, in maniera sregolata, può determinare reali ed effettivi problemi alla salute, come hanno evidenziato gli studi di un gruppo di esperti olandesi i cui esiti sono stati stampati sull'edizione natalizia del British Medical Journal.

Gli scienziati hanno esaminato alcuni eventi descritti in letteratura riguardanti i disturbi causati da un utilizzo senza interruzioni della console per il gioco. Hanno iniziato da un caso di epilessia di una ragazzina di 13 anni con la predisposizione all'epilessia, che dopo aver giocato senza pausa per tre ore ha avuto crisi convulsive ripetute.

David Bragaglia

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