Viva la beata ignoranza: se ti fa star bene di testa, di cuore e di panza! (Cit. C. De Sica da: "Vacanze in America")
In Italia l’ultima generazione di giovani, nonostante frequentino le scuole superiori ed i più volonterosi arrivino agli studi universitari, non apprendono e assimilano la conoscenza che la scuola gli ha trasmesso negli anni. Bensì preferiscono metterla da parte e scordarsela, usandola solo in qualche momento della loro vita.
Ai volumi enciclopedici o ai libri di carta, preferiscono i loro supporti informatici che sono immediati e non fanno fare sforzi mnemonici; quelli maggiormente usati al momento sono: Whatsapp, Facebook, Messenger, Instagram, YouTube, Spotify, Gmail, Linkedin, Netflix, Google Drive, Zomato.
Le motivazioni che spingono, i giovani, a stare sempre connessi sono tra le più svariate, a partire dalla voglia di "rimanere in contatto" con le altre persone, al secondo posto il bisogno di "salvare foto e documenti" e sempre sul podio continua ad esserci il desiderio di "essere organizzati e preparati". Il bisogno di seguire "influencer (influenzatori)" o VIP è al quinto posto, segue poi il desiderio di condividere passioni e incontrare altre persone, che sui loro Smartphone sono sempre ben presenti nell'accesso rapido del menù.
Foto: l'uso della tecnologia digitale
Non limitiamoci esclusivamente a questo aspetto che è solo l’introduzione allo stile di vita che ci viene proposto dalle grandi multinazionali, che infatti ci "convincono" sia dell’abbigliamento (Estetico), che della salute (Igienico) che del ben mangiare (Alimentazione). Ora tutto deve essere ad accesso veloce, istantaneo, il tempo è nostro nemico.
Bisogna vivere più veloci del tempo, abbigliamento sempre più veloce da indossare, il cibo meglio quello che si può masticare per strada senza perdere minuti nella preparazione. Meglio agire di istinto piuttosto che pensare al perché lo facciamo.
Come in una "realtà distopica" simile al romanzo "La Fattoria degli animali" viviamo una vita sotto gli impulsi ed i condizionamenti del Marketing e del commercio sempre più spietato; basti pensare alle quantità di newsletter che riceviamo dai social network e le miriadi di siti per gli acquisti online.
Oramai non si legge neanche più sui testi cartacei ma solo sul formato elettronico, il contatto tattile delle pagine, l’odore della carta inchiostrata, sono solo ricordi sbiaditi.
David Bragaglia
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