Seminario che si terrà domenica 27 maggio dalle ore 9:30 alle ore 16:00 a Forlì.
Il tempo è relativo, in quanto la sua percezione è scandita dalla nostra memoria, infatti sin da tempi remoti sia tempo che memoria sono stati i punti fondamentali dell’intera esistenza dell’uomo. Tempo che regola l’intera nostra esistenza e non soltanto quello classico fatto di giorni, mesi, anni, ore etc.
Noi il tempo lo percepiamo come se fosse una cosa a sé stante ma come diceva Einstein, il tempo non può prescindere dallo spazio, spazio e tempo sono collegati, creando un nuovo vocabolo quello di spaziotempo. Sono talmente collegati che se noi stiamo fermi il nostro movimento è solo attraverso il tempo se altresì ci spostiamo ci muoviamo sia nello spazio che nel tempo così facendo il nostro tempo rallenta, siamo noi che non lo percepiamo.
Immagine: disegno che rappresenta i tasselli della memoria
Però in quello spostamento rendiamo il nostro tempo unico e può essere un momento indimenticabile oppure una meteora. Un meccanismo intricato che attraverso le parole greche Kronos e Kairos, rispettivamente orologio, tempo e memoria, fanno parte tutti e due dello stesso meccanismo, e attraverso di esso e degli eventi che ne conseguono fanno dell’uomo un essere straordinario.
Se viviamo nel presente la nostra memoria tende a ricordare gli eventi per come sono realmente accaduti secondo una cronologia ben precisa rendendo il tempo ricco di informazioni, emozioni, percezioni: che fanno del tempo trascorso anche se non di nostro gradimento, degno di essere vissuto attimo per attimo.
Meccanismo concettuale da usare con estrema cura in quanto molto delicato un evento pressante, distensivo, impaziente e sereno allo stesso tempo dove verranno illustrate Tecniche pitagoriche simboli e Jatismaran Ars memorandi.
Valter D'Angelillo
Per info: 340/3945970 | www.saurotronconi.it | www.espande.it
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