Inquinamento ed emissioni di CO2 rappresentano una delle negatività della globalizzazione, del progresso e dell’industrializzazione.
L’aumento delle classi medie in Asia, Africa e America centro meridionale, ha visto crescere di 2/3 miliardi la platea di nuovi consumatori. I processi produttivi implicano sempre maggiori emissioni d’inquinanti e sostanze tossiche, che Governi, Organizzazioni Internazionali, Organizzazioni non Governative e Ambientaliste si sforzano di contrastare con Trattati Internazionali atti a influenzare i singoli Stati nell’emanazione di leggi ad hoc.
In ogni paese, le leggi emanate in base ai trattati internazionali trovano diverse applicazioni locali. La Francia, ad esempio applica una tassa di 20/30 euro a tonnellata di CO2 prodotto dalle industrie, in primis le centrali a carbone. In Giappone alcune industrie automobilistiche hanno ridotto le emissioni del 22,4 %. In campo agricolo, secondo gli ultimi rapporti Oxfam, (Confederazione Internazionale tra varie ONG), le emissioni di gas serra dell’Industria Alimentare sono calate del 25%. Tra le Buone Notizie, vi è l’utilizzo di una nuova tecnologia che trasforma il CO2, cioè il carbonio, in roccia compatibile con le pietre vulcaniche naturali.
In America centrale, Città del Messico, una delle metropoli più inquinate al mondo, l’Amministrazione Metropolitana ha lanciato il “Progetto Via Verde”. Si tratta di particolari installazioni applicate agli innumerevoli piloni stradali (come nella foto in basso), atte a supportare giardini verticali. Man mano che il progetto ha preso forma, si è ottenuta un’incisiva riduzione di smog e inquinamento acustico.Con l’avanzare del “Progetto Via Verde”, la capitale messicana sta assumendo una nuova colorazione verde, che incide sull’umore delle persone e contribuisce a ridurre lo stress dei cittadini. Le radici delle piante vengono irrigate grazie a un sistema automatico che utilizza l’acqua piovana. Nel corso dell’anno 2016, a Città del Messico, calcolando la superficie dei piloni, il verde urbano è aumentato di 40.000 metri quadrati.
In Bangladesh è stato realizzato l’Eco-cooler, un climatizzatore ecologico che funziona senza energia elettrica. Spesso i sistemi più semplici sono più sorprendenti di quelli sofisticati e costosi. L’eco-cooler è stato ideato dalla Grameen Intel, società no-profit creata nel 2007 dal Presidente di Intel Craig Barrett e dal Premio Nobel dott. Muhammad Yunus, il banchiere dei poveri, ideatore del micro-credito.
Spesso, nel Sud-Est asiatico, le temperature raggiungono i +45°, per trovare una soluzione al problema, la Grameen Intel ha incaricato alcuni ricercatori di trovare una soluzione a bassissimo costo e facilmente accessibile alle fasce più povere della popolazione. Il climatizzatore che si è realizzato, si basa su un semplice principio della fisica, se alitiamo sulla nostra mano a bocca spalancata, emettiamo aria calda, ma se soffiamo con la bocca socchiusa, espiriamo aria fredda. Con alcune bottiglie di plastica applicate a un semplice pannello è possibile far scendere la temperatura domestica di 10°.
La Buona Notizia è che la Grameen Intel, non vuole trarre profitti dal progetto e rende disponibile gratuitamente l’Eco-cooler, avendolo liberato da diritti, agevolando chiunque voglia copiarlo.
Luciano Bonazzi
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