È uno dei materiali più chiacchierati ma merita di essere scoperto ancor di più.
Il riciclo della plastica muove solo in Italia un business di 700 milioni di euro e coinvolge oltre 300 imprese e 2 mila addetti ai lavori. Nel nostro paese ogni anno si raccolgono e riutilizzano ben 750 mila tonnellate di plastica e solo il 61% riguarda materiale plastico immesso sul mercato quindi si capisce che si tratta di cifre che possono via via aumentare.
Con la plastica gettata ad esempio, si possono creare combustibili; mediante il processo di pirolisi la plastica viene sciolta in un particolare ambiente privo di ossigeno dove viene realizzato un distillato simile al petrolio dal quale poi si possono ottenere vari combustibili tra i quali il diesel. Ma le trasformazioni che può avere la plastica sono infinite, pensate che con solo 20 bottigliette in PET si potrebbe realizzare il tessuto di una soffice e calda trapunta.
Foto: occhiali fatti dalla plastica riciclata
Le nuove borse che vengono utilizzate per trasportare i prodotti del supermercato possono essere fatte con la plastica riciclata e sono comode, igieniche, robuste e utilizzabili un’infinità di volte. Le imbottiture di certi gilet sono fatte in poliestere derivante dalle bottiglie PET riciclate e persino il pile delle felpe, dei guanti o dei cappelli, grazie alle moderne tecnologie può essere ricavato dalle comuni bottiglie di plastica riciclate. Molti occhiali da sole si possono realizzare recuperando bottiglie in PET o dagli scarti provenienti dalle comuni produzioni di occhiali, così da dargli nuova vita.
Le comuni panchine che troviamo al parco possono esser state fatte con plastica riciclata eterogenea con la quale appunto si possono creare oggetti robusti, che non richiedono una particolare manutenzione come gli arredi urbani. Ma dal riciclo della plastica si può ottenere anche una scopa, un’aspirapolvere, un secchio per l’acqua, le comuni sedie e poltroncine che abbiamo tutti in casa. I tubi per irrigare o il classico vaso da fiori.
Mille riusi per questo materiale così demonizzato ma che può avere davvero mille vite basta che noi facciamo la nostra parte e lo smaltiamo nel modo corretto, poi chi di dovere saprà dargli nuova vita.
Valentina Trebbi
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