I cambiamenti climatici stanno stravolgendo il nostro pianeta e anche l’habitat di questi preziosi insetti.
Le api sono considerate da sempre insetti fastidiosi e anche pericolosi per certi individui allergici alle loro punture ma in realtà questi animaletti sono preziosi e non vanno assolutamente visti come dei “nemici” anzi, sono utilissimi per l’ambiente perché svolgono un lavoro fondamentale per tutto l’ecosistema. Pensate che contribuiscono alla conservazione della biodiversità infatti sono in grado di impollinare il 70% delle piante del Pianeta ma purtroppo le api sono in pericolo specialmente quelle che vivono nel Nord America dove è stato stimato che stanno sparendo ben 1000 specie, un’enormità vista l’importanza che rivestono, un danno grave per l’ambiente.
Ma questo fenomeno non riguarda solo gli Stati Uniti; la moria di api colpisce anche l’Europa com’ è stato documentato negli ultimi anni anche se i fattori che provocano questo disastro sono uguali in tutto il mondo come in primis, i cambiamenti climatici, la perdita del loro ambiente naturale, l’abuso di pesticidi in ambito agricolo e non da ultimo l’urbanizzazione selvaggia. I dati raccolti sono allarmanti e devono far riflettere; gli insetti impollinatori sono minacciati nel mondo intero, soprattutto le specie autoctone che sono poi quelle che si occupano di “lavorare” le piante e i campi coltivati, una minaccia che si sta espandendo ovunque a un ritmo sempre maggiore ma che è più evidente nei grandi spazi americani.
Foto: casette per le api
Come accennavo prima sono i pesticidi e il loro uso massiccio uno dei motivi principali di questa ecatombe; le api vengono costantemente avvelenate, in agricoltura si impiega un numero esagerato di queste sostanze ed è una minaccia che ormai sta diventando globale, se prima sembrava circoscritta a determinate zone ora il quadro è cambiato e le api muoiono ovunque. Tuttavia il legame tra moria di api e uso di pesticidi è piuttosto complesso, si stanno analizzando ben 200 sostanze che potrebbero mettere a rischio le api e nonostante le tante ricerche ancora in corso non c’è ancora una risposta certa: possibile che basta “innaffiare” le piante con pesticidi per provocare la morte di centinaia di migliaia di insetti?
Di sicuro c’è il fatto che i principali responsabili sono il neonicotinoidi, pesticidi alternativi al DDT il cui utilizzo è cresciuto negli ultimi anni arrivando a rappresentare il 40% del mercato e che oltre alle api provocano la morte di farfalle, vermi, piccoli uccelli insomma tutti esseri deputati al funzionamento dell’agricoltura. Certo è vero che ci sono altri fattori che possono danneggiare questi animali, i pesticidi da soli non provocherebbero un tale disastro; l’industrializzazione dell’agricoltura è un altro elemento da tenere in considerazione, così come vari fattori climatici e problemi di nutrizione.
Insomma i motivi che stanno portando alla scomparsa di questi preziosi insetti sono tanti, uno diverso dall’altro e non è facile individuare il principale responsabile anche se si stanno facendo ricerche e prove per arrivare a una soluzione si tratta di un problema troppo vasto e complesso che però speriamo trovi una via d’uscita perché le api non devono estinguersi, vanno protette essendo un pilastro della nostra esistenza.
Valentina Trebbi
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