È l'Open Organisation, un approccio al lavoro e alla sua innovazione, perché le aziende siano più efficienti.
Per tutte le aziende è importante rinnovarsi continuamente, essere al passo coi tempi però innovazione non è solo tecnologia, ciò che conta è l’innovazione a livello organizzativo e delle competenze dei singoli individui; è questa l’idea alla base dell’Open Organisation. Quando un’azienda è “open” è più rapida nel svolgere i propri compiti e soddisfa maggiormente i clienti che si rivolgono a essa perché è più capace di rispondere alle specifiche esigenze di coloro che le chiedono un servizio.
ING Bank ha da poco iniziato a sperimentare il modello open e di questo ha parlato Stefano Gallotti, Scrum Master ING Bank Italia raccontando come l’esperimento sia finora altamente positivo e abbia portato maggior slancio alle persone che lavorano per quest’azienda, incrementando anche le performance a livello economico. Il gruppo bancario ha completamente rivoluzionato il suo sistema organizzativo e adesso può contare su un modello più agile e veloce che si rifà a società come Google, Spotify e Netflix e ha potuto così aumentare la produttività e anche l’impegno dei dipendenti che si sentono più incentivati a lavorare in queste nuove condizioni.
Il Presidente de La Forma del Tempo (una società di consulenza che si occupa del cambiamento organizzativo), Paolo Bruttini, è stato uno dei più convinti sostenitori del modello open ed è lui che ha voluto organizzare quest’evento per illustrare la strada che un’azienda deve intraprendere per adattarsi a questo sistema. Tra i passi principali da affrontare c’è quello di creare cantieri di miglioramento più agili, fare un auto analisi per capire la situazione, ingaggiare, migliorare le “skill” e soprattutto supportare gli agenti interni, i così detti Open Agent, nuova figura professionale legata a doppio filo all’Open Organisation aziendale.
Immagine: pannello delle abilità e delle competenze
Questo nuovo modo di approcciarsi al lavoro quindi, deve però essere supportato da un reale desiderio di cambiare, tutti i membri di un’azienda devono volere il cambiamento, si deve innescare un processo collettivo in questa direzione e solo così il modello open diventerà una realtà.
Come accennavo prima all'interno di questo sistema opera l’Open Agent, una figura che favorisce l’auto organizzazione, facilita i passaggi per approdare al nuovo progetto ed è capace di parlare i linguaggi delle varie tribù aziendali, quindi è un aiuto in più per consentire di capire meglio come funziona un’azienda open e cosa bisogna fare. L’Open Agent è una sorta di connessione tra diversi saperi, è un filo che unisce culture differenti e permette loro di dialogare e trovare un approccio in comune così da poter svolgere un lavoro di squadra altamente preciso ma soprattutto più veloce rispetto al passato.
È un nuovo modo di concepire il lavoro, permette alle aziende che lo attuano di essere smart; presso lo Scrambler Ducati Food Factory di via Stalingrado 27/6, è stata presentata, il 27 marzo scorso, questa nuova idea di essere azienda e tutti i passi da intraprendere per affrontare questo passaggio oltre ai benefici che si potranno trarre da questa nuova concezione aziendale.
Valentina Trebbi
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