Gli esperti in questo settore trovano più facilmente un impiego perché l’uso del computer è ormai fondamentale.
Una recente indagine (condotta dall'università Ca' Foscari) ha messo in evidenza come le lauree in informatica portino a un tasso d’occupazione del 100%, molte aziende richiedono gente esperta nel settore perché è evidente e innegabile che i computer stanno prendendo sempre più piede nel mondo del lavoro e sono uno strumento indispensabile.
Chi si laurea in informatica ha praticamente un futuro assicurato; le imprese più innovative cercano di creare dei gruppi eterogenei con ragazzi che hanno ottime conoscenze della materia, gruppi formati da uomini e donne ma specialmente da queste ultime che in questo settore sono ancora poche. L’informatica è un qualcosa di altamente creativo, per certi versi anche divertente non è solo ciò che ci immaginiamo e questo perché attualmente le figure più richieste sono particolari, non esistevano prima e che invece adesso riscuotono molto successo.
Una delle figure richieste è quella del “data scientist”, l’esperto che quotidianamente cerca di destreggiarsi tra i tanti dati che ogni giorno affollano il Web e che comunicano varie informazioni come ad esempio la posizione geografica o le abitudini di consumo così da permettere alle aziende di adattare i propri prodotti al mercato. Si tratta di una persona in grado di creare degli algoritmi che verranno utilizzati poi per ricavare i principali dati che servono nei vari casi, un compito non facile quello di trovare un minimo comun denominatore nelle centinaia di informazioni che affollano la rete, è un lavoro impegnativo ma al tempo stesso è una sfida con se stessi.
C’è poi l’esperto di “cyber security”che cerca di prevenire le minacce e i rischi che possono colpire i dati sensibili, è quindi una figura che dev'essere sempre presente all'interno di un’ azienda specialmente se è grande mentre alle aziende più piccole basta un consulente che viene chiamato periodicamente per effettuare controlli.
Foto: ragazzi che lavorano al computer
Il suo compito principale è quello di creare e analizzare protocolli informatici ma anche facilitare l’accesso al sistema informatico trovando nuovi modi per gestire le password, metodologie semplici e immediate che possono e devono essere alla portata di tutti.
Il “coder” è invece il programmatore per eccellenza cioè analizza il problema, cerca di cosa c’è bisogno e poi tramite una serie di calcoli realizza un programma informatico; questa è forse la figura più richiesta dalle aziende. Non si tratta semplicemente di destreggiarsi con i numeri ma ci si trova di fronte a vere sfide intellettuali perché bisogna ricreare le informazioni già esistenti con un linguaggio più semplice e comprensibile alle macchine, si devono trasformare i bisogni complessi in concetti pratici, più terra- terra.
Infine c’è lo “IOT specialist” che cerca di rendere il mondo più intelligente, creando connessione tra gli oggetti; IOT è l’acronimo di “Internet Of Things”, è una scienza che prova a far dialogare gli oggetti tra loro come per esempio la gestione quando si è fuori casa dell’accensione della lavatrice, del forno in modo da rendere le persone più libere e semplificare la loro vita.
Insomma è chiaro come ormai l’informatica sia la strada più semplice per trovare un impiego; i mestieri che implicano l’uso costante del computer spuntano fuori ogni giorno e sono sempre diversi, richiedono competenze specifiche ed è per questo che esistono tanti corsi specializzati all'Università, per consentire ad ognuno di scegliere il proprio settore ideale.
Valentina Trebbi
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