Perché l’innovazione sostenibile diventa strategica per le imprese? È questa la domanda da porsi.
Da qualche anno, il concetto di sostenibilità è sempre più legato a quello dell’innovazione, in particolar modo con riferimento al mondo delle imprese. Perché? In che modo questa connessione si declina nell'operatività aziendale?
È importante innanzitutto chiarire cos'è la sostenibilità per le imprese: “sostenibilità” la capacità di un’azienda di operare coniugando gli aspetti economici (redditività aziendale, efficacia ed efficienza delle risorse), sociali (dialogo e ascolto degli stakeholder: soci, dipendenti, consumatori, fornitori, comunità) ed ambientali (salvaguardia del territorio e dell’ambiente) al fine di essere competitiva ed avere ritorni positivi nel tempo, essere quindi sostenibile dal punto di vista economico, sociale ed ambientale.
Queste tre dimensioni, economica, sociale ed ambientale, diventano per l’azienda che agisce secondo logiche di sostenibilità le tre linee guida sulle quali impostare il proprio piano strategico. Queste non solo dovranno essere prese in considerazione ma dovranno anche bilanciarsi ed integrarsi. Un’impresa è sostenibile quindi quando gestisce la sua attività garantendo un equilibrio tra gli aspetti economici, sociali ed ambientali. Alla base di questo modo di fare impresa c’è la consapevolezza che considerare queste dimensioni sia strategico per la vita dell’azienda.
Molte aziende mettono oggi al centro della loro strategica il modello della creazione di valore condiviso, definito dagli economisti Porter e Kramer, secondo il quale la competitività di un’impresa e il benessere della comunità circostante sono strettamente interconnessi: così come l’azienda necessita di una comunità in buona salute per poter usufruire di un personale competente, di un ambiente in grado di investire e innovare e di una domanda effettiva per i suoi prodotti, allo stesso modo la comunità ha bisogno di imprese di successo per mettere a disposizione dei suoi componenti posti di lavoro e opportunità per creare ricchezza e benessere.
Foto: immagine di città sostenibile ideale
Ecco allora che per avere questa capacità (essere sostenibili) entra in gioco l’innovazione come elemento abilitante. Se pensiamo al tema ambientale ad esempio, l’innovazione dovrà essere orientata a supportare la riduzione degli impatti ambientali e a garantire una crescita sostenibile in un contesto di risorse che diminuiscono. Alle imprese è chiesto, insieme agli altri soggetti come istituzioni, società civile ecc., di individuare modelli che consentano di conciliare crescita economica e stabilizzazione del clima o meglio di operare affinché la stabilizzazione del clima possa portare ad una crescita.
Solo attraverso l’innovazione si è in grado infatti di stare al passo coi cambiamenti che il mercato, la società e l’ambiente necessariamente subiscono nel tempo e a cui l’azienda deve far fronte per continuare a crescere. E proprio il fattore tempo richiede di essere quanto più innovativi possibile in modo radicale e decisivo adottando una visione di lungo periodo, ovvero una pianificazione aziendale che pur considerando i vincoli e le necessità di oggi abbia uno sguardo sul futuro, su quello che l’azienda troverà nel suo percorso e che necessariamente dovrà attraversare o in ogni caso prevenire agendo in maniera sostenibile e innovativa.
Impronta Etica negli anni ha elaborato a riguardo riflessioni con le aziende socie che portano tutte a condividere come innovazione e sostenibilità siano due aspetti strettamente connessi da cui dipendono sempre più il successo economico e il progresso sociale delle realtà imprenditoriali e del territorio in senso lato.
A cura di Impronta Etica
Impronta Etica è un’associazione senza scopo di lucro costituitasi nel 2001
per la promozione e lo sviluppo della sostenibilità e della Responsabilità Sociale d'Impresa (RSI).
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