La Roma supera facilmente un Bologna troppo debole e non incisivo.
Una giornata di sole, caldo e 23mila spettatori fanno da cornice alla 31' giornata di campionato che vede di fronte al Dall’Ara la Roma seconda in classifica con 68 punti, il doppio del Bologna fermo a 34. Già questo dovrebbe chiudere ogni discorso tecnico e sportivo, ma come si sa i tifosi si appellano ai miracoli con citazioni tipo “la palla è rotonda” “partiamo dallo zero a zero”, merito dell’incrollabile fede nei propri colori.
Donadoni torna al 4-3-3 con Destro al centro dell’attacco supportato da Verdi e Krejci, mentre in difesa torna Krafth preferito all’ex giallo rosso Torosidis. La partenza del Bologna non è delle peggiori, se si pensa alla partita abulica vista in quel di Firenze la settimana scorsa. I ritmi sono bassi ed i rossoblù cercano azioni con lanci lunghi come al 20' quando un cross di Verdi non viene intercettato da Krejci di testa o al 22' Nagy sulla tre quarti da sinistra manda un cross che attraversa tutta l’area senza trovare compagni o al 23' quando un filtrante centrale non viene raggiunto da Destro anticipato dal portiere Szeczesny in uscita.
Come regola non scritta in questi casi segnano gli avversari. Al 25' calcio d’angolo dalla destra di El Shaarawy, batti e ribatti in area e gol di Fazio che è il più lesto a mettere sotto la traversa la palla che gli è carambolata fra i piedi: 0 – 1. La musica non cambia ed al 40' Masina perde Salah in area che insacca con un sombrero su Mirante in uscita: 0 – 2. La Roma due tiri, due gol... Minimo sforzo, massimo risultato. Nel secondo tempo entra Di Francesco per Verdi rimasto negli spogliatoi per un risentimento all’adduttore.
Nel secondo tempo segnaliamo due azioni al 48' cross di Di Francesco per la testa di Dzemaili che colpisce troppo centrale, Szeczesny para e al 51' quando sempre Di Francesco mette a sedere con una finta Manolas e calcia… palo interno, la palla rimbalza indietro fra le braccia del portiere mentre Destro non riesce ad intervenire. Al 62' esce Nagy per Petkovic. Ancora un’occasione quando Gastaldello colpisce di testa su calcio d'angolo… troppo debolmente per evitare la parata di Szeczesny. Entra Perotti al 59' per El Shaarawy ed al 75' su un suo contropiede Dzeko che segna facilmente il definitivo 0 – 3.
La partita non dice più niente, ma vogliamo segnalare l’applauso di tutto lo stadio quando a 5 minuti dalla fine Spalletti fa entrare Francesco Totti al posto di Dzeko. Torna la sconfitta in casa, l'ottava. In campo con un buon approccio il Bologna si spegne dopo 25 minuti, contro una squadra che per valori tecnici, ma anche fisici, i giallorossi anche a guardarli in campo erano più grandi e grossi in ogni ruolo e troppo superiori. Infine parlar male di un Destro inconcludente e assente è ormai come sparare sulla Croce Rossa.
Sabato si gioca in casa di un Palermo ormai retrocesso, la speranza di un risultato positivo non la si nega a nessuno.
Gian Paolo Cavina
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