La Cina? Sempre più vicina

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Rampini analizza il ruolo della potenza mondiale.

Federico Rampini, celeberrimo giornalista, autore di libri di successo e analista presente nei maggiori programmi televisivi di approfondimento politico, ha scritto il volume “La seconda guerra fredda” per i tipi della Mondadori. Dopo la prima guerra fredda che ha contrapposto dal 1947 al 1991 i due giganti USA e URSS, per il raggiungimento dell’egemonia mondiale (che non essendo mai sfociata in una guerra diretta e dichiarata ufficialmente, fu per l’appunto definita “fredda”), l’autore e i fatti di cronaca recente ci suggeriscono che ne sia già iniziata una seconda, che stavolta vede protagonisti il vecchio impero di Zio Sam e quello sempre più rampante del Dragone orientale.

Negli ultimi mesi abbiamo assistito alla guerra dei dazi, avviata da Trump per penalizzare e rallentare la diffusione dei prodotti cinesi nel mondo, all'ostracismo statunitense contro la propagazione della tecnologia cinese 5G (riguardante i nuovi standard della telefonia mobile cellulare) in Occidente. Perché la Cina per gli americani è un nervo scoperto, che rischia di diventare col tempo una piaga dolorosa.

Rampini sostiene che il pianeta va sempre più verso una contrapposizione drammatica fra due colossi in lotta per il predominio, che la Cina in alcuni settori (come quello delle tecnologie avanzate) sta superando il rivale, che l’America è preoccupata e desiderosa di contrastare il proprio pericoloso avversario. E la fragile Europa? Rischia di stare come un traballante vaso di coccio tra due rocce spigolose, anche perché le Nazioni al suo interno continuano a muoversi in ordine sparso. Tematiche sempre più attuali da approfondire in un libro che offre molti spunti di riflessione.

Ugo De Santis

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