Dal 23 al 28 settembre oltre 80 eventi in giro per la città.
La città diventa un teatro degli incontri e i portici il palcoscenico in cui si stringono nuove relazioni. Una rinnovata interpretazione dello spazio pubblico è al centro di questa edizione, la quinta, di Bologna Design Week: il design attraversa la città per sei giorni e per sei notti dal 23 al 28 settembre con oltre 80 appuntamenti da vivere dentro e fuori i teatri cittadini, musei, palazzi storici, piazze, showroom, chiese sconsacrate, gallerie d’arte e location inedite e “segrete”.
Ideata e organizzata da Enrico Maria Pastorello e Elena Vai, Bologna Design Week si tiene nei giorni del Cersaie, il salone internazionale della ceramica con cui l’evento made in Bologna ha una partnership consolidata. Proprio nei pressi del quartiere fieristico, al Padiglione Esprit Nouveau, l’azienda faentina Gigacer ha portato il progetto "Le nouvel esprit des couleurs selon Le Corbusier" dove si riflette sul senso del colore secondo il celebre architetto. Il Teatro Comunale è uno dei protagonisti di questa edizione.
Immagine: locandina della Bologna Design Week 2019
Per tutta la durata dell’evento si potrà vedere nel foyer "Questa volta in teatro", l’installazione effimera curata da Stile Bottega Architettura con la collaborazione di Studio Associato Marchingegno e Baustudio. In questo spazio si terranno conversazioni con architetti, progettisti e studenti, workshop, presentazioni. Inoltre, anche Piazza Verdi sarà per qualche giorno un’agorà in cui discutere del futuro della zona universitaria e alla Scuderia si terrà un market dedicato al design con espositori selezionati.
Dal Comunale al Piccolo teatro del Baraccano. Sulla scena di via del Baraccano 2 giovedì 26 settembre alle 21:00 si celebrano i 100 anni della Bauhaus con il concerto Immutea 1919. Si tratta di una produzione originale concepita dal direttore del teatro Giambattista Giocoli in coproduzione con Bologna Design Week. La Bauhaus è uno dei temi conduttori di questa edizione: l’Ordine degli Architetti di Bologna e il Goethe Zentrum di Bologna promuovono Bauhaus Reloaded, la mostra dedicata alle influenze del movimento in architettura del fotografo Hans Engels (via de’ Marchi 4).
Galleria Cavour come di consueto diventa l’avamposto in centro del Cersaie con l’allestimento Famous Bathroom a cura degli architetti Davide Vercelli e Angelo Dall’Aglio mentre, a pochi passi, precisamente in Piazza del Francia, si potrà vedere l’installazione Human Proportions di Massimo Iosa Ghini. Casa Morandi si accoda alla settimana del design con il progetto espositivo organizzato da House of ZKA "Morandi-esque": nove nature morte del pittore bolognese saranno rivisitate con il 3D per indagare la relazione tra tecniche architettoniche e poetica dell’artista (via Fondazza 36).
Foto: di Guido Calamosca per la BDW 2019
Tra le gallerie e spazi privati, "All Around Design" è l’esposizione di designer italiani e internazionali a Spazio B5 (vivolo Cattani 5) curato dall'architetto cileno Lorena Zúniga Aguilera il collaborazione con Chendù mentre Digital Detox Design presenta Alkemia, il percorso ideato da Alessio Conti da Adiacenze (vicolo Spirito Santo 1). Il Pratello è uno dei fili narrativi presenti durante la Bologna Design Week: epicentro di questo sarà lo spazio Granata di via San Rocco 16 occupato per gli after party orgnizzati da About Bologna chiamati "Microonde Creative Vibes: Open Studios".
Tra gli appuntamenti “misteriosi” c’è Note di design per musica d’appartamento: sabato 28 settembre due mono-spazi nel centro di Bologna saranno riempiti con trenta sedute ognuna diversa per godersi un aperitivo musicale. Girando tra un appuntamento e l’altro capiterà di incappare dell’installazione diffusa "City on Mars" curata da Serendippo. Tra le zone ravvivate dall'iniziativa c’è via Lame in cui vedere fotografie di Guido Calamosca e Francesco Merini, via IV Novembre e Piazza della Costituzione per opere di Maria Paola Landini, Raffaele Marra e ancora Calamosca.
Per il programma dettagliato c’è il sito: www.bolognadesignweek.com, inoltre scaricando la app ognuno può comporsi il proprio itinerario.
Giorgia Olivieri
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