Torna, dopo più di 40 anni, “La classe operaia va in paradiso “, questa volta in teatro all’Arena del Sole.
In Italia non si protesta più, quante volte abbiamo sentito dire questa frase, di fronte alle mille difficoltà della vita quotidiana di oggi nel nostro paese? I diritti che fino a poco tempo fa davamo per sicuri e acquisiti ora sono scomparsi, svaniti nel nulla insieme alla voglia degli italiani di protestare di fronte a ingiustizie e veri e propri tentativi di annullare ogni protezione e tutela di intere categorie di persone, che per un qualche motivo sono rimaste ai margini della società.
E le piazze? Oggi in piazza a protestare ci vanno due categorie di persone, disciplinati militanti di partito rigorosamente in silenzio oppure estremisti, di qualunque colore politico, che urlano minacciosi promettendo caos e perfino violenze di vario tipo. Insomma gli italiani hanno quasi perso la volontà di lottare insieme per le cose importanti. In questa situazione un salto nel passato, può essere utile, almeno per un paio di ore.
Foto: attori de "La classe operaia va in paradiso"
Era il lontano 1971 quando uscì nelle sale cinematografiche un film che fu amato o odiato dal pubblico italiano, il titolo era: “La classe operaia va in paradiso” e il regista era il giovane e promettente Elio Petri.
La storia è quella di un operaio che vivendo per il lavoro in fabbrica, crolla a causa del licenziamento avvenuto dopo un suo atto di ribellione contro i dirigenti dell’azienda in cui lavora. Lulù, questo è il nome del lavoratore, interpretato da un grande Gian Maria Volonté, alla fine verrà riassunto, ma l’esperienza della disoccupazione insieme alle situazioni caotiche di quegli anni, in cui si è inserito, lo avranno cambiato per sempre e non in un modo positivo.
in questi giorni ERT-Emilia Romagna Teatro propone la versione teatrale di “La classe operaia va in paradiso” scegliendo di tornare allo sguardo scandaloso ed eterodosso, a tratti straniante del film di Petri, per provare a riflettere sulla recente storia politica e culturale del nostro Paese. L’opera teatrale sarà in cartellone al Teatro Arena del Sole in via Indipendenza 44, dal 14 al 18 febbraio nella sala Leo de Berardinis, la regia è di Claudio Longhi, la drammaturgia è a cura di Paolo di Paolo.
Vincenzo Bottiglioni
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