Un ritorno alla tradizione contadina con il progetto del Centro Occupazionale La Tartaruga.
Al pollaio sociale, gestito dalla Seacoop Cooperativa Sociale Onlus, nelle campagne di Toscanella di Dozza, le galline si fanno adottare via social garantendo 250 uova all'anno. Il privato cittadino ha così la possibilità di avere sulla sua tavola un prodotto fresco e genuino senza doversi preoccupare di nulla.
Ad un gruppo di ragazzi disabili dai 20 ai 40 anni, seguiti dal servizio, è affidata la cura quotidiana delle galline, che con l’aiuto degli operatori portano avanti giorno per giorno il lavoro. I lavoratori disabili si occupano di tutto ciò che riguarda il pollaio.
Ai vari ragazzi sono dati compiti ben precisi, scanditi nella giornata. Alcuni di loro danno da mangiare alle chioccia, altri puliscono la costruzione in legno che ospita i polli e ancora, c’è chi si occupa della raccolta delle uova, chi confeziona il prodotto chi si relaziona con i clienti.
Foto: uova di gallina
Adottare il pollo è semplice, con un versamento di 95 euro all'anno, quota per coprire le spese di mantenimento e di gestione del progetto, hai una gallina tutta tua felice di covare le uova per 365 giorni all'anno pronte per il ritiro.
L’obiettivo del progetto, primo a partire in Italia, è dare alle persone che frequentano il Centro la possibilità di sentirsi utili; vedere crescere il prodotto finito aiuta a mettere in campo abilità diverse.
Il pollaio sociale è un modello che funziona, un esperimento di integrazione e inclusione sul territorio, che si ripete in altre realtà. La Cooperativa Agricola Dulcamara per il Sociale di Ozzano, dallo scorso anno, porta avanti il progetto: “Gallina felice”.
Chiara Garavini
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