L’OMS scandaglia la realtà degli ausili.
Il 12 maggio scorso presentato il report, durante un Convegno a Exposanità 2022, per far meglio conoscere quali sono le tecnologie che riguardano la disabilità, le malattie invalidanti e l'anzianità; un appuntamento di qualità di vita e indipendenza delle persone bisognose.
Si stima che più di 1 miliardo di persone abbia bisogno di un ausilio, ma solo un 10% può accedervi a causa dei costi elevati, mancanza di informazioni, di reperibilità, personale qualificato, politiche e finanziamenti adeguati. La situazione italiana viene illustrata nella ricerca rapid Assistive Technology Assessment promossa e finanziata dall’OMS, con la supervisione scientifica e il contributo finanziario dell’ISS (Istituto Superiore di Sanità).
Immagine: keyboard
In questo contesto, si parlerà del coordinamento dell’AIAS Ausilioteca di Bologna (Associazione Italiana Assistenza Spastici) con il supporto della Fondazione Censis, insieme alla Rete Glic-r, Rete Italiana Centri di Consulenza su Ausili Tecnologici per le Disabilità, coinvolgendo un campione di circa 10.000 persone casualmente scelte tra la popolazione italiana. L’indagine ha previsto la disposizione di un‘intervista denominata rATA sviluppata appositamente per l’OMS - Organizzazione Mondiale della Sanità, per raccogliere dati a livello nazionale sulla modalità di accesso agli ausili, la soddisfazione utenti e difficoltà su percorsi di fornitura.
Dai dati preliminari, emerge che vi è una buona capacità di far fronte alle esigenze di ausili con una percentuale di 7% di intervistati che sono forniti di dispositivi (i più utilizzati sono gli occhiali, seguiti da portapillole, lenti di ingrandimento, bastoni e dispositivi informatici); rilevati anche alti livelli di soddisfazione degli intervistati verso gli ausili in uso.
Francesco Preda
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