Le limitazioni durissime del periodo festivo lasciano prevedere un intensificarsi delle richieste.
Telefono Amico Italia nel periodo della pandemia ha raccolto oltre 100.000 richieste di assistenza, oltre il 70% in più rispetto ad un anno comune. Le emozioni che si sono maggiormente espresse sono tristezza, angoscia, inquietudine e preoccupazione. Telefono Amico è un’organizzazione di volontariato che da oltre mezzo secolo, con 20 centri locali distribuiti in tutto lo Stato e l’impiego di 500 volontari, si occupa delle persone che hanno bisogno di essere ascoltate e appoggiate.
L’aumento dei contatti ha riguardato tutti i servizi: quello delle chiamate vocali al numero 02/23272327; quello dei messaggi WhatsApp al 345/0361628 e quello di posta elettronica tramite la compilazione di un modulo sul sito www.telefonoamico.it.
Foto: persona con Smartphone
Come spiega la Presidente dell’Associazione Monica Petra «questo difficilissimo periodo si è contraddistinto da una diffusa sensazione di smarrimento e da consistenti difficoltà a gestire i cambiamenti della realtà quotidiana.» La Petra ha, inoltre, sottolineato che dal loro osservatorio si è notato che ogni fascia di età si è trovata ad avere a che fare con difficoltà pratiche ed emotive peculiari. Ad esempio tra i giovani ed i giovanissimi sono risultati manifestarsi in particolare problemi esistenziali o connessi ai rapporti con amici e familiari.
Tra gli adulti, invece, si è rilevata una progressiva crescita della sensazione di solitudine con l’aumentare dell’età. È stata segnalata anche qualche reazione estrema di persone attraversate dal pensiero del suicidio (soprattutto tra i 15 e i 25 anni). Sono state registrate anche disperazione, rabbia, inquietudine, apatia, delusione e confusione.
Il 61% delle chiamate è stato effettuato da uomini, mentre le donne dominano nella messaggistica di WhatsApp (63%) e nell’utilizzo del servizio di mail. Durante il weekend di Pasqua il servizio, che solitamente funziona dalle 10:00 alle 24:00, sarà attivo non-stop nell’arco delle 24 ore nelle giornate del 3, 4 e 5 aprile: lo scopo è quello di contenere le sensazioni di isolamento e solitudine derivanti dalle restrizioni severissime date dal controllo dell’emergenza sanitaria.
Silvia Saronne
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