Iniziativa del Progetto Itaca Bologna
Nei mesi del lockdown la strumentazione digitale ha assunto, all'interno del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche dell’Azienda Usl di Bologna, un’importanza rilevante, riducendo l’accesso negli ambulatori, consentendo agli utenti di essere assistiti da remoto. L’emergenza sanitaria #Covid19 ha però sottolineato i limiti posti dalla mancanza dell’attrezzatura per supportare i pazienti nella relazione d’aiuto.
Per arginare il disagio provocato dal digital divide (divario digitale) ovvero, la differenza che c’è tra chi ha accesso alla tecnologia dell’informazione e chi ne è escluso il Progetto Itaca Bologna, grazie a donazioni private e con il contributo economico di 5 mila euro della Fondazione Carisbo, è riuscito ad acquistare pc, tablet, smartphone da distribuire agli interessati. Mercoledì 24 giugno presso la sede operativa Progetto Itaca Bologna in Via Santa Margherita, 12, i 72 dispositivi sono stati consegnati ai beneficiari dalla rete delle associazioni che fanno parte di CUFO, il Comitato Utenti Famigliari Operatori, che unisce le 34 Associazioni attive della Salute Mentale Adulti e Neuropsichiatria Infanzia e Adolescenza di Bologna.
Immagine: icone rappresentanti i social network
Il Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche, insieme a CUFO e ad altre cooperative del Consorzio Indaco, hanno preso parte al progetto garantendo corsi di formazione e strumentazione per favorire un uso consapevole e utile della tecnologia a sostegno del rapporto medico paziente.
Il Progetto Itaca Bologna è un’Associazione che si occupa di salute mentale, promuove programmi di prevenzione, supporto, riabilitazione a favore delle persone con disturbi psichiatrici. Attualmente è in cerca di una sede per realizzare Club Itaca, una struttura diurna d’accoglienza gestita con formula Club House International dove le persone con disagio psichico trascorrono le giornate lavorando per un recupero psico fisico e sociale. L’obiettivo finale del Club Itaca, è l’inserimento lavorativo.
Chiara Garavini
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