Zero barriere architettoniche, ma sarà vero?

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A distanza di 30 anni dall'emanazione della Legge 13/89 molto si è fatto ma molto ancora si deve abbattere.

Nel lontano novembre 1989, qualcosa di storico è accaduto in Europa ed in Italia, in Europa è stato abbattuto il muro di Berlino. Nello stesso anno in Italia, veniva varata la Legge 13 atta ad eliminare le barriere architettoniche, che discriminavano le persone affette da disabilità varie.

Una Legge all'avanguardia, ma nel trentennio successivo alla promulgazione, non si è vigilato abbastanza in quanto questa resta ancora inapplicata in molti contesti urbani; là dove nascono barriere non ci potrà mai essere integrazione, in quanto moltissime persone rimarranno fuori dal tessuto sociale e dallo sviluppo dello Stato.

Nascono barriere dappertutto: circoli ricreativi, luoghi di lavoro, luoghi di culto e Università, locali commerciali, ecc. dove in molti casi viene disattesa anche la Legge sui cani guida. Anche le strade non sono perfettamente fruibili, in quanto piene di ostacoli, buche, laddove c’è uno scivolo pedonale, spesso non corrisponde un attraversamento.

Nelle città, sono pochi gli attraversamenti pedonali rialzati al livello del marciapiede al fine di rallentare il traffico, le persone non solo disabili, rischiano ogni singolo giorno la vita in quanto sono costrette a scendere dal marciapiede, perché i varchi sono occupati da innumerevoli ostacoli, buche, auto, scooter, rifiuti ingombranti, ambulanti abusivi.

Barriere Architettoniche Immagine

Immagine: rappresentazione delle barriere architettoniche

In questi anni molti esercizi pubblici e privati sono stati aperti o aggiornati, ma la domanda è questa: quanti di questi locali si sono adeguati alla Legge? Quanti locali sono stati controllati, multati oppure chiusi fino alla messa a norma da parte delle autorità preposte? Una risposta c’è ma è scontata: POCHISSIMI!

Qui a Bologna, molto è stato fatto, vedi la Stazione ferroviaria di Borgo Panigale che ultimamente è stata messa a norma con ascensori, parapetti e rampe di accesso. C’è ancora da fare, invece, alla Stazione di San Ruffillo dove manca tutto, compreso l’accesso ai binari.

Da migliorare sicuramente sono i percorsi LOGES, ossia la pavimentazione stradale che permette ai non vedenti di essere sempre in grado di sapere se sono in prossimità di un attraversamento, in quanto non tutti i semafori hanno il cicalino.

Per chiudere possiamo dire che molto è stato fatto, ma che la strada è ancora lunga, soprattutto bisogna educare i cittadini a non creare barriere laddove non ce ne sono, vedi parcheggi sui marciapiedi o sugli attraversamenti pedonali.

Valter D'Angelillo

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