Italia in apprensione per Alex Zanardi

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Il campione bolognese è rimasto coinvolto in un grave incidente durante una manifestazione benefica.

Tutto il Paese ha avuto molta paura quando si è appreso che Alex Zanardi, ex pilota automobilistico ed atleta paralimpico pluripremiato, nel tardo pomeriggio di venerdì 19 giugno si era schiantato frontalmente contro un autoarticolato con la sua handbike mentre prendeva parte ad un’iniziativa a Pienza (SI) con l'obiettivo di raccogliere fondi per contrastare il #Covid19.

Le sue condizioni sono apparse da subito molto serie e l’atleta è stato trasportato d’urgenza all'Ospedale Le Scotte di Siena dove è stato sottoposto a più interventi chirurgici e da allora è in terapia intensiva, in coma farmacologico. Zanardi è da sempre un esempio di forza d’animo e coraggio per ogni sportivo in Italia e nel mondo, sia quest’ultimo un paralimpico o meno. È davvero impossibile trovare qualcuno che non abbia stima per lui.

Grande appassionato di motori, nei primi anni '80, comincia a gareggiare nei kart, mentre qualche anno più tardi esordisce in Formula 3. Intraprende invece la sua avventura in Formula 1 soltanto a partire dal 1991. Successivamente, nel 1994, Zanardi si trova improvvisamente senza ingaggio e nel 1996 abbandona la Formula 1 in favore della Formula CART. In quella categoria i suoi successi non passarono inosservati, tanto che nel 1999 fu richiamato in F1, salvo riabbandonarla definitivamente dopo essere rimasto ancora una volta escluso e rientrando in CART.

Zanardi Sulla Handbike

Foto: Alex Zanardi campione di handbike

È in questa seconda parte della sua carriera automobilistica che la sua vita cambia completamente, tutta in un giorno. Infatti, il 15 settembre 2001, sul circuito di Lausitzring in Germania, a 13 giri dalla fine il campione esce dai box e perde improvvisamente il controllo della monoposto, che rimane in mezzo alla pista proprio durante il passaggio del pilota canadese Tagliani, il quale non riesce ad evitarlo e si scontra con il suo veicolo nel punto dove erano alloggiate le gambe del bolognese. Zanardi sarà poi costretto all'amputazione di queste ultime.

In seguito a questo dramma, però, l’atleta non si è dato per vinto, tornando al mondo delle corse e partecipando parallelamente a varie manifestazioni rivolte ad atleti disabili che lo porteranno poi ad una strabiliante nuova carriera, in particolare nel paraciclismo. In questo ambito sono da segnalare le sue partecipazioni ai Giochi Paralimpici di Londra 2012 e Rio 2016, in cui ha collezionato diverse medaglie ed emozionato gli italiani con la sua caparbietà e positività, con il suo modo unico di affrontare la vita. 

Consiste in questo il suo pregio migliore, quello che gli ha consentito di diventare un modello di riferimento per tutti i nostri connazionali, sportivi e non, diversamente abili e non, e che è riportato benissimo in questa frase rivolta a degli studenti romani: «È possibile che se il fulmine m'è arrivato tra capo e collo una volta mi colpisca nuovamente, ma rimanere a casa per evitare e scongiurare quest'ipotesi significherebbe smettere di vivere, quindi no, io la vita me la prendo...»

Forza Alex, siamo sicuri che vincerai anche questa ennesima battaglia!

Francesco Forestieri

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