Un’analisi sull’implementazione dell’Agenda 2030 nel nostro Paese.
“L'alternativa a un mondo sostenibile è un mondo insostenibile. Come l'attuale". Questa la dichiarazione di Enrico Giovannini, direttore scientifico dell'Alleanza per lo Sviluppo Sostenibile, espressa durante la presentazione del Rapporto ASviS 2024 “Coltivare ora il nostro futuro” avvenuta lo scorso 17 ottobre a Roma.
Il Rapporto, frutto del lavoro di migliaia di esperte ed esperti provenienti da più di 320 aderenti dell'Alleanza, analizza con cadenza annuale le sfide che l'Italia deve affrontare per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) entro il 2030. Il documento di quest’anno, a sei anni dallo scadere dell’Agenda 2030, evidenzia in modo particolarmente netto il ritardo che il nostro Paese sta registrando nel raggiungimento dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Il Rapporto 2024 delinea un quadro complesso, ricco di zone d’ombra e ambiti su cui concentrare energie e risorse per dare una svolta netta alla situazione attuale.
Immagine: dettaglio della copertina del Rapporto 2024
Tra il 2010 e il 2023, l’Italia ha registrato peggioramenti per cinque Goal: povertà (Goal 1), disuguaglianze (Goal 10), qualità degli ecosistemi terrestri (Goal 15), governance (Goal 16) e partnership (Goal 17). Limitati miglioramenti si rilevano per sei Goal: cibo (Goal 2), energia pulita (Goal 7), lavoro e crescita economica (Goal 8), città sostenibili (Goal 11), lotta al cambiamento climatico (Goal 13) e qualità degli ecosistemi marini (Goal 14). Miglioramenti più consistenti riguardano cinque Goal: salute (Goal 3), educazione (Goal 4), uguaglianza di genere (Goal 5), acqua e igiene (Goal 6), innovazione (Goal 9). L’unico miglioramento molto consistente interessa l’economia circolare (Goal 12).
Alla luce di questo scenario, il Rapporto l’ASviS avanza alcune chiare proposte e interventi sistemici per migliorare le politiche nazionali e portare l’Italia fuori dall’insostenibile situazione attuale:
• ASviS richiede al Governo di definire il prima possibile un “Piano di accelerazione” per il conseguimento degli SDGs dell’Agenda 2030, alla luce degli orientamenti politici europei che traghettano l’Europa verso un futuro sostenibile da un punto di vista ambientale, sociale ed economico.
• Col fine di rafforzare, anche sul piano della comunicazione, la cultura per lo sviluppo sostenibile, il Governo e il Parlamento italiano dovrebbero: rendere obbligatoria la pubblicazione del bilancio pubblico rispetto ai diversi SDGs; rinnovare il "Comitato Interministeriale per le Politiche Urbane” (CIPU) per assicurare un coordinamento delle politiche nazionali relative alle città; potenziare la partecipazione di cittadine e cittadini alla definizione e alla valutazione delle politiche anche attraverso modalità innovative come le assemblee deliberative nazionali e regionali; istituire la “Giornata nazionale dello sviluppo sostenibile”.
• Il Governo deve procedere rapidamente ad emanare gli atti necessari all’avvio della Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile, approvata nel 2023 e poi non attuata, adottando entro fine anno una tabella di marcia per rendere operativo il Programma.
• Per rendere concreti gli impegni ambientali assunti dall’Italia e assicurare la continuità delle politiche nei prossimi anni, è necessario giungere in tempi brevi al varo di una Legge nazionale sul clima che sancisca l’obiettivo di neutralità climatica entro il 2050, fissando precisi target di raggiungimento e risorse predisposte.
Immagine: Impronta Etica Logo
In conclusione, il titolo del Rapporto di quest’anno “Coltivare ora il nostro futuro”, ci ricorda che la partita che stiamo giocando oggi riguarda il futuro prossimo del nostro pianeta e delle persone che ci vivranno. L'Italia si trova ad ora su un cammino di sviluppo insostenibile ed è necessario che inverta la rotta al più presto per percorrere quella transizione sostenibile di cui il mondo ha bisogno. Ciò che ci aspetta non sarà necessariamente uguale a ciò che stiamo vivendo oggi, ma questo dipende soltanto dalle decisioni che le persone e i governi intraprenderanno guardando con lungimiranza agli anni che verranno.
Il Rapporto è scaricabile al seguente: link
A cura di Impronta Etica
Impronta Etica è un’Associazione senza scopo di lucro costituitasi nel 2001 per
la promozione e lo sviluppo della sostenibilità e della Responsabilità Sociale d’Impresa (RSI).