I risultati del seminario di Impronta Etica e dell’Università di Bologna.
Il 23 maggio scorso si è tenuto il seminario pubblico: "L'impatto della digitalizzazione sulla sostenibilità: stato dell’arte e prospettive future" organizzato da Impronta Etica e l'Università degli Studi di Bologna, presso il Campus di Forlì. Quest'anno, il seminario è stato inserito nel Festival dello Sviluppo Sostenibile 2024 di ASviS, che ogni anno raggruppa numerose iniziative legate al tema della sostenibilità in tutta Italia.
Il seminario è stato incentrato su un tema estremamente attuale come quello della relazione tra digitale e sostenibilità, alla quale Impronta Etica ha dedicato negli ultimi due anni un percorso di lavoro rivolto ai propri associati e che ha visto il coinvolgimento di numerosi esperti sul tema. È stato infatti organizzato un ciclo di incontri volto ad approfondire i rischi di una gestione non responsabile del digitale da parte delle imprese e i possibili strumenti abilitanti che consentono di coglierne le opportunità. Il lavoro svolto durante il ciclo di incontri culminerà, alla fine del mese di giugno, con la pubblicazione di un report pubblico che racchiuderà i principali esiti emersi dal percorso, approfondimenti dettagliati sul tema e alcuni contributi degli esperti che hanno arricchito gli incontri con le loro testimonianze.
In occasione del seminario pubblico che ogni anno Impronta Etica organizza nella sede dell’Università di Bologna, si è deciso proprio di approfondire questo cruciale aspetto, focalizzandosi sul punto di vista delle imprese. Insieme al mondo accademico e alcune organizzazioni associate che hanno portato la loro visione, il seminario è stata una preziosa occasione di studio, scambio e confronto alla scoperta delle sfide ed opportunità del digitale e la sua relazione con le tre aree della sostenibilità.
Immagine: digitalizzazione e sostenibilità
In apertura della giornata, AICCON, il Centro Studi dell’Università di Bologna volto alla promozione della cultura del non profit e della cooperazione, ha fornito un momento di approfondimento sul tema della governance del digitale, illustrando numerosi dati a racconto del modello italiano. L’Italia, si distingue per un modello di governance del digitale pluralistico e democratico, caratterizzato da una quantità di risorse ed investimenti spesso non ingenti ma rafforzato dal coinvolgimento di numerosi soggetti e stakeholder che collaborano in modo capillare, mettendo le persone al centro.
L’incontro è quindi proseguito con Impronta Etica stessa, che ha raccontato il percorso svolto con le imprese socie e fornendo un focus sugli impatti del digitale, sia positivi che negativi, individuati per le tre aree della sostenibilità: ambientale, sociale ed economica. Si sono poi esplorati strumenti concreti e possibili leve abilitanti che possono consentire alle imprese di affrontare le sfide della digitalizzazione nei loro business e implementare le opportunità di sviluppo e competitività che esso comporta.
A seguire, si è quindi svolta una tavola rotonda che ha visto tre imprese socie di Impronta Etica alternare le proprie voci in uno scambio di esperienze e approcci diversificati al tema oggetto del seminario: Crif, Camst Group ed Open Group.
Crif, specializzata per il suo core business nella gestione di un’ampia mole di dati digitali sensibili dei suoi clienti e sistemi informatici, ha permesso di esplorare nel dettaglio il tema della cyber security e delle minacce provenienti da una gestione non sicura del digitale in azienda. Solo ponendo al primo posto la privacy e progettando sistemi di lungo periodo di protezione dei dati, è possibile approcciarsi ad esso in modo sicuro ed evitandone i rischi fortemente dannosi e spesso sottovalutati.
Camst Group ha raccontato come la transizione digitale, implementata anche con lo scopo di gestire al meglio i rischi informatici che hanno minacciato la sicurezza dell’impresa, abbia portato ad una vera trasformazione all’interno della propria organizzazione, andando ad abilitare e accelerare l’implementazione della strategia di sostenibilità. Un rapporto sinergico che ha trasformato in modo virtuoso la cultura dell’organizzazione, i suoi processi, le modalità operative e le pratiche comunicative interne.
Immagine: logo Impronta Etica dei 20 anni
Infine, Open Group ha permesso di esplorare il ruolo di abilitatore trasversale che la digitalizzazione ricopre nella Cooperativa Sociale nell’ampliare, potenziare e rinforzare le sue attività e i suoi valori intrinsechi. A partire da un “Manifesto del digitale” che espone i principi cardine con cui la realtà si approccia al tema e alla sua gestione, la digitalizzazione diventa per Open Group un catalizzatore di inclusione, partecipazione e diffusione di competenze.
Tre realtà molto diverse tra loro, tre diversi approcci ed integrazioni strategiche del digitale nella propria impresa. Questo ampio spettro di strumenti, prassi di utilizzo e obiettivi fissati ha permesso di comprendere come non ci sia un solo ed univoco modo per stabilire una governance del digitale funzionale. Ciascuna organizzazione deve infatti individuare il modello più idoneo alle proprie esigenze, tenendo però a mente alcuni aspetti comuni che consentono di approcciarsi ai potenziali rischi in modo efficace e cogliere le opportunità insite nella trasformazione digitale. Tra queste, l’integrazione del digitale nella valutazione dei rischi aziendali, un approccio che tenga al centro le persone nei processi di trasformazione e la strutturazione di una “strategia ambientale” del digitale volta a individuare nuove modalità che ne riducano l’impatto sull’ambiente.
Alla conclusione del mese di giugno, Impronta Etica pubblicherà il proprio report dedicato al percorso svolto dedicato al tema, dove verranno approfondite nel dettaglio tutte le sue sfaccettature grazie anche alle preziose conoscenze condivise dagli esperti. Per rimanere aggiornato sulla pubblicazione del documento ti invitiamo a consultare il seguente link e a iscriviti alla nostra newsletter.
A cura di Impronta Etica
Impronta Etica è un’Associazione senza scopo di lucro costituitasi nel 2001 per
la promozione e lo sviluppo della sostenibilità e della Responsabilità Sociale d’Impresa (RSI).