Cinque mostre legate al territorio: si parte con Mater Panis.
Per chi non conosce la zona, è bene orientarsi con le bussole moderne offerte dai nostri telefoni. Il Museo Temporaneo Navile in questo luogo in costruzione apparirà come un faro, e non solo metaforicamente, visto che le sue luci saranno accese giorno e notte. Il nuovo spazio ospitato all’interno della Trilogia del Navile in via John Cage si colloca a pochi metri dalla Tettoia Nervi e dal Comune e, con qualche passo in più, si può agevolmente raggiungere la stazione.
Di fatto, lambisce una periferia che sta diventando ogni giorno più centrale grazie anche a iniziative come questa. «Il Museo Temporaneo Navile diventa un ottimo modo per far conoscere la Bolognina e il quartiere Navile» dice Claudio Vicari di Valdadige Sistemi Urbani, società che promuove il progetto «uno spazio di questo tipo può essere un traino e un motivo di valorizzazione per un luogo che merita di essere visto».
Foto: scultura di pane all'MTN
«Si tratta di un intervento di natura privata che si mette a disposizione della collettività» si accoda il presidente del quartiere Navile Daniele Ara «la Bolognina sta ripartendo anche grazie all’energia che mette nel tentativo di risolvere i problemi che ha: è in spazi come questo che il quartiere del futuro ha la sua genesi». L’idea è quella di fare del museo, citando Vicari, “un organismo vivente” che non ha l’obiettivo di mettere le radici in quei locali specifici quanto piuttosto di radicarsi in quella fetta di città.
La temporaneità non va a scalfire l’ambizione dell’iniziativa che si fregia dell’etichetta di primo museo di quartiere in Italia: il racconto del territorio sarà infatti uno degli elementi che caratterizzeranno la proposta del primo anno di attività. Il progetto che gode, ovviamente, del patrocinio del Comune e della collaborazione del Quartiere, è stato disegnato da Marcello Tedesco e Silla Guerrini con l’obiettivo di farne una sorta di centro sperimentale dove artisti da loro invitati possano lavorare lì come se fosse una residenza per realizzare opere pensate ad hoc per lo spazio.
Nel corso del 2019 si avvicenderanno quindi le mostre di Niccolò Morgan Gandolfi, Irene Fenara e Diego Zuelli a cui si aggiunge un omaggio a Zavattini in settembre in occasione del trentennale della sua scomparsa. Il taglio del nastro, in programma OGGI 25 GENNAIO alle 18:00, spetterà alla “padrona di casa” Silla Guerrini che ha declinato il suo sentire il territorio con una serie di sculture di pane raffiguranti l’archetipo della Dea Madre. Con Mater Panis, così si chiama la mostra, l’artista si propone di indagare il concetto di femminile legandolo al pane, simbolo di nutrimento.
Foto: i curatori dell'MTN Silla Guerrini e Marcello Tedesco
Nel terreno su cui sorge la Trilogia del Navile sono stati trovati numerosi reperti archeologici che vanno da paleolitico all'epoca romana passando per l’età etrusca dimostrando, come sottolinea Silla Guerrini, «che questo posto è abitato da sempre». «È stato proprio un rito del paleolitico a ispirarmi per l’azione performativa che ha coinvolto 12 residenti ai quali ho chiesto di indicarmi altrettanti luoghi in quartiere che avessero bisogno di attenzione o di nuova energia» continua «insieme a ognuno di loro abbiamo interrato una piccola statuetta di pane con le sembianze della dea della fertilità come buon auspicio».
Per visitare l’esposizione, inserita nel cartellone di Art City (leggete l'articolo correlato su BNB: Arte Fiera, nel 2019 una kermesse tutta rinnovata), c’è tempo fino al 28 febbraio.
Ogni info su: www.museotemporaneonavile.org
Giorgia Olivieri
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