Un'esposizione di fotografie sulla vita nei campi profughi in Francia e in Grecia.
In questi anni il tema dei migranti è praticamente l’argomento più importante in assoluto, anche perché la maggioranza degli altri problemi sono comunque collegati al primo, la sicurezza nelle strade, l’economia, la situazione politica e le vicende internazionali sono comunque riconducibili al fatto che una parte del mondo si sta spostando, in massa, verso un'altra parte.
Nonostante questo, sono davvero poche le persone che conoscono veramente le condizioni di vita dei migranti, sia durante i percorsi, che durante i loro soggiorni nei campi profughi dove vivono quando riescono a raggiungere l’Europa. Chi vuole più informazioni su questi argomenti deve fare da solo, cercando di andare oltre le consuete notizie dei media. E proprio oggi è stata presentata una mostra fotografica che racconta le condizioni di chi vive nei campi di raccolta di Francia e Grecia che insieme all'Italia, vivono l’arrivo di cittadini stranieri in prima fila.
Foto: interno di una casa ricreata in un campo profughi
Il titolo della mostra è: "Itinéraires intérieurs - le abitazioni dei migranti nei campi di Francia e Grecia", fotografie e testimonianze di Bruno Fert. Il progetto della mostra ha ottenuto il Premio della Fotografia Marc Ladreit de Lacharriere Academie des beaux-arts, e racconta in fotografia le abitazioni delle persone che vivono all'interno dei campi o delle “jungles” in Francia e Grecia.
Questi rifugi, nonostante siano provvisori, riflettono l’individualità di coloro che li abitano, raccontando la loro vita in un momento difficile e importante del viaggio che stanno compiendo. La mostra è organizzata dall'Alliance Francaise, Medici Senza Frontiere e la Biblioteca del Centro Amilcar Cabral in via San Mamolo 24 a Bologna. Nei locali della mostra, che si potrà visitare dal 12 aprile al 3 maggio, sarà presente anche un desk con materiale informativo a cura dei volontari del gruppo di Medici Senza Frontiere di Bologna.
Vincenzo Bottiglioni
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