È iniziato il conto alla rovescia per la caduta della stazione spaziale cinese “Tiangong 1”.
Passerà e per l’ultima volta la vedremo solcare il nostro cielo. La stazione è un enorme pulmino che gira sopra le nostre teste con un peso di 8 ton. e mezzo, sta viaggiando ad una velocità di circa 29.000 km/h con un’altitudine media di circa 200 km.
Quando la stazione spaziale raggiungerà quota 7 km, inizierà il suo processo di caduta dentro l’atmosfera, prendendo fuoco. Secondo stime dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), la data molto probabile dell’impatto al suolo terrestre è previsto per il giorno di Pasqua verso le ore 3:00. Ma ci sono molte variabili su questo dato, in quanto la caduta e soggetta anche a tempeste geomagnetiche e flussi solari.
Non è possibile sapere dove cadrà la stazione, se non prima di mezzora, per via delle molte variabili coinvolte Il range previsto di caduta, ma non necessariamente, è sul territorio italiano, su una fascia che va dalla regione Emilia-Romagna alla Campania. La probabilità che cada sul nostro territorio è molto bassa si stima 1:300000, per comprendere meglio è più facile vincere la lotteria Italia, che la stazione cada sulle nostre teste.
Comunque, ipotizzando che cada sul nostro territorio, cosa fare in questo caso?
Nel caso ci si venisse a trovare nelle adiacenze dell’impatto, innanzitutto, non toccare né tanto meno asportare i detriti, in primis per l’alto rischio per la salute, in quanto la stazione trasporta materiali molto pericolosi per la salute umana, tutto incluso, si potrebbe anche verificare la possibilità che nonostante la distruzione dei detriti qualche cosa potrebbe rimanere di qualunque genere, e può sopravvivere, non di seconda importanza per non finire in tribunale ed essere accusati di furto ai danni dello Stato.
Foto: un satellite che si avvicina alla terra
Infatti, ci si imbatterebbe nel "Trattato sullo spazio" che afferma: «secondo il Trattato sullo spazio extra-atmosferico del 1967, un veicolo spaziale di un Paese è di sua legale proprietà fino a che il Paese stesso non dichiara il contrario. Indipendentemente da dove atterrerà – se sarà nell'Oceano, sprofondando fino al fondale o nel suo stesso Paese o in qualche altro Paese – appartiene a quel Paese di origine».
Lo storico spaziale Robert Z. Pearlman afferma che, la Cina proprietaria della stazione spaziale, è legalmente responsabile di qualsiasi danno causato a persone o cose. C’è stato un precedente, già accaduta in passato ad un uomo americano accusato di furto per aver prelevato un frammento di detrito dello Space Shuttle esploso nel 1986.
L’uomo è stato arrestato e dichiarato colpevole di furto di proprietà del Governo, condannato a due anni di libertà condizionata. Tuttavia i detriti posso essere presi legalmente e diventare dei “souvenir spaziali” solo nel caso in cui il Governo, che ne detiene la proprietà, conclude le indagini sull'accaduto.
Quindi la miglior cosa che si può fare nel caso ci si venisse a trovare nel luogo dell’impatto è: chiamare le autorità competenti.
Valter D’Angelillo
BLOG COMMENTS POWERED BY DISQUS