Vi siete mai chiesti perché esiste la moda e ci si veste alla moda?
Per molti antropologi e sociologi la moda esiste per differenziare le classi sociali, finché il costume era fisso ogni grado sociale era soddisfatto di indossare il costume sociale a cui era associato, una sorta di diritto di nascita a indossare un certo abbigliamento.
Ma una volta che le barriere tra un grado ed un‘altro non sono più invalicabili ogni classe sociale cerca di aspirare alla classe sociale superior, come un bisogno innato nell'uomo.
Con l’avvento della borghesia prima e della democrazia poi la moda dilaga e subisce una accelerazione e ogni classe sociale cerca di imitare la classe sociale più alta, ma questa non sta a guardare e cerca di cambiare fogge e abbigliamento per non perdere il potere sociale acquisito ed il suo prestigio.
Questo fenomeno sociale definito (fenomeno goccia) o “trikle down effect”, è il cuore pulsante della moda dove ognuno è libero di iscriversi nel suo immaginario alla sua classe di riferimento, indossando le fogge e gli abiti della classe a cui vorrebbe appartenere. Naturalmente è ripetibile all'infinito.
Nicola Mazzola
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