Una professionista che vive con la famiglia e ne entra a far parte.
È una baby-sitter che si occupa di ogni aspetto della vita di un bambino, dall'educazione all'alimentazione e può arrivare a percepire somme che superano i quattromila euro al mese. Le tate di oggi sono molto più competenti e anche se è un settore lavorativo ancora poco esplorato, è molto promettente e prospetta buoni guadagni, con richieste in costante aumento. La resident tata deve andare a vivere con la famiglia dei bimbi accuditi e questa non è una scelta di vita facile, perché comporta uno stravolgimento delle proprie abitudini e dei propri equilibri.
Sono soprattutto genitori benestanti che cercano tale figura perché magari per lavoro sono costretti a trascorrere lunghi periodi fuori casa e hanno bisogno di una persona che diventi un punto di riferimento per i bimbi. Le tate si occupano solo dei bambini e della loro crescita e non svolgono le faccende di casa. Non esistono corsi di formazione specifici ma l’esperienza sul campo resta la soluzione migliore, anche se una laurea in Scienze della Formazione è sempre un buon biglietto da visita, così come competenze nel campo del pronto soccorso pediatrico, la conoscenza di lingue e magari qualche precedente esperienza.
Di solito le famiglie facoltose si rivolgono alle agenzie per scegliere una tata che possa dare ai bambini un supporto completo, segue un periodo di prova e poi i genitori possono decidere. Le persone più richieste sono quelle inglesi dal carattere discreto, che non invadono troppo la privacy familiare, ma che al tempo stesso sanno essere autorevoli nell'educazione dei bambini, senza dimenticare di mostrarsi dolci e comprensive. Può essere una buona soluzione per non lasciare i propri figli da soli e impartirgli al tempo stesso un’educazione ottimale.
Valentina Trebbi
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