Una riforma per facilitare l’integrazione al lavoro dei diversamente abili.
Molte le novità introdotte dalla riforma del Pubblico Impiego, entrata in vigore, il 22 giugno 2017.
La riforma include novità sull'obbligo d’integrazione delle persone disabili nel mondo del lavoro. L’intento della riforma Madia è di favorire l’assunzione nella Pubblica Amministrazione, e migliorare l’inserimento e l’inclusione del lavoratore disabile. Per garantire che il collocamento della persona con disabilità venga effettuato, è stata istituita una Consulta nazionale. La Consulta formata, da 12 componenti, è operativa da questo mese.
I rappresentanti sono: il Ministero del Lavoro, della Salute, delle Pari Opportunità e Funzione Pubblica. A fianco dei quattro Ministeri vi è l’INAIL (Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro) e l’Agenzia Nazionale Politiche Attive Lavoro, (ANPAL), due rappresentanti designati dalla Conferenza unificata, due rappresentanti delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative sul piano nazionale e due rappresentanti delle associazioni del mondo della disabilità, da FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità) e FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap).
Foto. primo piano della Ministra Marianna Madia
La Consulta dovrà elaborare piani, programmi e linee di indirizzo per ottemperare agli obblighi previsti dalla Legge 68/99, effettuare il monitoraggio sul rispetto degli obblighi delle Pubbliche Amministrazioni. Inoltre deve proporre alle PA iniziative e misure innovative per migliorare livelli di occupazione e valorizzare le capacità e le competenze dei lavoratori con disabilità, con interventi straordinari nei luoghi di lavoro.
Chiara Garavini
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