Testimonianza di una vita di lotte e sacrifici nelle parole e nei ricordi di una donna che non si è mai fermata.
Livia Scagliarini parla di sé, in un libro agile ed essenziale, senza fronzoli, in maniera chiara e diretta. Lei che è nata nel 1947 a Molinella, inizia il suo racconto descrivendo senza pudore un’infanzia di ristrettezze economiche, che oggi definiremmo gravi, ma che nel dopoguerra, in seno a una nazione stremata e sanguinante, erano condivise dalla stragrande maggioranza degli italiani. È un Paese che pur a costo d’immani sacrifici saprà risollevarsi. In tal senso la vita di Livia che studia e lavora al tempo stesso, per migliorare la propria condizione sociale ed economica, testimonia l’impegno profuso dall’Italia tutta per uscire dalla miseria. Significativa la scena che ci racconta di lei e del marito che tirano fuori i loro risparmi, grandi banconote da 10 mila lire di allora, custodite sotto al materasso e le stendono sul letto: “la gioia che provammo fu immensa, eravamo dei bravi ragazzi”.
Nelle parole di Livia si assapora l’amore e l’impegno per il lavoro, si rivive il contesto lavorativo vissuto dal Paese in quegli anni, con tutte le problematiche aziendali annesse, la necessità di cambiare più volte lavoro.
Nel 1975 il figlio Fabio che ha solo un anno si ammala e viene ricoverato d’urgenza in ospedale. La malattia gli procura danni irreversibili al cervello. A 7 anni il bambino non sa parlare. Inizia un percorso di sostegno educativo all’interno della scuola pubblica. A 16 anni viene inserito in un centro in cui svolge attività lavorativa e attività utili a potenziarne l’identità adulta. A seguito dei progressi ottenuti dal figlio in questa struttura, Livia inizia a prendere parte alle iniziative dell’ANFFAS (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale).
Nel 1996 un maligno incidente stradale porta via alla donna l’altro figlio; riceve la straziante notizia dai carabinieri: “Io non piangevo, stavo appoggiata al termosifone, forse a cercare quel calore che non avrei più avuto.” Qualcosa si spezza per sempre, tuttavia questa persona straordinaria non si abbatte, reagisce con forza, continua a lavorare su più fronti e con l’arrivo del pensionamento intensifica l’attività nel volontariato, per lottare a difesa dei diritti delle persone più deboli, anziani e disabili, con coraggio e continuità.
Ugo De Santis
Titolo: "Non mi arrendo"
Autore: Livia Scagliarini
Anno pubblicazione: 2016
Casa editrice: Europa Edizioni
Collana: Edificare Universi
Pagine: 76
Prezzo: € 12,90
Ebook: € 5,49
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