Monica Bandini, la campionessa contadina

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Buon viaggio, fuoriclasse del ciclismo.

Un grande lutto si abbatte nello sport italiano e nel mondo del ciclismo femminile in particolare, si è spenta lunedì 19 aprile, Monica Bandini, campionessa del mondo di ciclismo nella specialità cronosquadra, è deceduta mentre stava lavorando nell’azienda di famiglia in un comune del forlivese.

Un'atleta venuta da terre contadine, dove impegno, tenacia e tanta passione le ha permesso di arrivare a livelli di spessore mondiale. Monica, nacque a Faenza ne 1964, iniziò la sua attività agonistica nel 1980, Con la squadra Nazionale italiana partecipò a 3 campionati del mondo consecutivi, nella specialità 50 km a cronometro a squadre, vincendo una medaglia di bronzo nel 1987 in Austria, un oro nel 1988 in Belgio, un argento nel 1989 in Francia. Nello stesso anno si classificò 6a nel Giro d’Italia femminile equivalente del Tour de France.

Nell’anno 1998 l’ultimo dei suoi successi avvenne nel giro del trentino, dopo quell’anno appese la bici al chiodo e chiuse la sua carriera agonistica. Si è sempre allenata ben sapendo che dietro ogni vittoria, c’è tanta fatica dovuta al duro lavoro di allenamento e spirito di abnegazione, ma soprattutto i risultati si ottengono avendo una grande passione per uno sport che da sempre è considerato di sacrificio e sudore, che vanta un gran seguito di tifosi e appassionati.

È stata ed è tutt’ora considerata un esempio da tutte quelle persone che si apprestano a cimentarsi o seguono questa disciplina sportiva come il Presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, che ha espresso il suo dolore alla famiglia della sportiva.

Valter D’Angelillo

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