Fotografia Europea 023: Europe Matters

Cultura
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A Reggio Emilia si sono scoperti talenti eterogenei.

Conclusasi esattamente un mese fa, la Mostra: "Fotografia Europea 023", dislocata negli antichi ed affascinanti Chiostri di San Pietro di Reggio Emilia, ha visto un largo pubblico visitarla ed apprezzarne le opere. In questa edizione numero 18, sono stati esposti ben tredici artisti ma, in questo articolo, diviso in due parti, si parlerà solo di quattro di loro.

Possiamo iniziare da Alessia Rollo che, con la serie: "Parallel Eyes", una raccolta di fotografie che mirano a capovolgere gli stereotipi sul meridione italiano con immagini che raccontano un Sud di tradizione e bellezza, tra l’altro intensificato da manipolazioni analogiche e digitali alle foto (che hanno un che di wharoliano) si è rivelata una serie molto interessante, infatti la sala era semibuia e questo aumentava l’effetto dei colori manipolati iridescenti dei soggetti.

Passiamo alla vera sorpresa di questa esposizione: Yelena Yemchuck con "Odesa", una sequenza mozzafiato di fotografie che mostrano alcuni personaggi di Odessa in Ucraina che evocano, nello spettatore, un senso di inquietudine e soprattutto ambivalenza. Perché se da una parte i protagonisti dei ritratti rasentano la bellezza di modelli di alta moda, dall’altra o sono in stati mentali a dir poco alterati (da droghe non meglio specificate), oppure vestono uniformi militari, e si tratta di adolescenti, il che evoca un contrasto netto tra violenza della guerra e innocenza dell’infanzia.

Nicolò Neri

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