Danilo Masotti e la sua Dark Bologna

Cultura
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Nel libro una città meta di grande attrazione turistica dalle sfumature noir.

Una città dipinta a tinte fosche, da autori quali: Grazia Verasani, Carlo Lucarelli, Loriano Machiavelli, si ritrova in questo libro di raccolta di racconti con tonalità cupe e, attraverso il lato oscuro, si rinnova sul tema giallo tracciando un percorso affascinante ma inquietante, attraendo di nuovo schiere di turisti nel post Covid-19 e diventando meta ambita, cambiandone la percezione turistica.

Danilo Masotti (Bologna 1968) si definisce un antropologo urbano, un personaggio divertentissimo dotato di un acuto e autentico senso del cinismo, autore di riflessioni apparentemente superficiali ma che, in realtà, nascondono spunti molto precisi ed è un grande autore di neologismi legati al dialetto bolognese, il cui più famoso è “umarells” che è stato inserito nel vocabolario Zingarelli; il libro presentato è un percorso di 50 tipologie di viaggiatori per la città accomunati da un destino comune: il loro decesso, sempre legati da una permanenza inderogabilmente mortale.

Il Masotti conclude definendo Bologna come una città noir nella quale è perfetto combinare la sua “cifra” stilistica, e cioè il divertimento dei turisti e la scrittura ironica, con gli eventi cupi ottenendo un effetto stridente, una sorta di contrappasso con le gioie regalate da Bologna che si rivelano letali; il volume offre anche un risvolto di guida turistica attraverso esperienze culturali; la sua prima presentazione al pubblico si è tenuta al Bistrot “Frida nel Parco” lo scorso 13 giugno con diversi ospiti a sorpresa.

Francesco Preda

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