Fino al 9 aprile 2020 un percorso tra passato e futuro.
La mano come elemento di raccordo tra la dimensione del fare e quella del pensare. Attorno a questa idea ruota U.Mano – Arte e Scienza: antica misura, nuova civiltà, la mostra che si è inaugurata il 20 novembre all’Opificio Golinelli curata da Andrea Zanotti con Silvia Evangelisti, Carlo Fiorini e Stefano Zuffi.
È un’esposizione singolare e affascinante quella allestita fino al 9 aprile 2020 negli spazi disegnati dall'architetto Mario Cucinella: usando la mano come espediente per esplorare l’interiorità dell’uomo e l’universo che gira attorno si mette insieme passato e futuro traducendo perfettamente lo spirito Marino Golinelli. Il filantropo 99enne ha istituito nel 1988 la Fondazione che porta il suo nome con lo scopo di sostenere la conoscenza e la formazione dei giovani.
Immagine: logo della Fondazione Golinelli
«Una Fondazione deve fornire gli strumenti per comprendere una realtà così complessa» dice Golinelli «è ora che l’uomo torni a mettere le mani concretamente dentro la materia, dentro le cose, come facciamo nell'Opificio che abbiamo costruito. Per questo ho accettato di buon grado di offrire il calco virtuale delle mie mani per farne due installazioni che scandiscono lo spazio centrale di questo manifesto espositivo pregno di futuro». È imponente infatti questa riproduzione che simula le mani giunte come emblema di riflessione di Marino Golinelli.
Nello spazio creato dalla stessa scultura fatta di specchi è stato posizionato il De Symmetria partium in rectis formis humanorum corporum libri di Albrecht Dürer, il trattato che ha fornito – se così si può dire – l’algoritmo applicato all’installazione. In occasione della prossima edizione di Arte Fiera, la Fondazione ha prodotto anche un’opera “aumentata” che gioca con gli inganni della percezione e con la manipolazione dei dati di osservazione.
Questi lavori così proiettati in un domani che è già qui sono “circondati” da capolavori realizzati nel Cinque e Seicento da grandi artisti dell’epoca scelti perché protagonisti di un periodo in cui l’uomo diventa padrone del proprio destino. Possiamo ammirare la Madonna col Bambino attribuita a Caravaggio, Giuditta e Oloferne di Giovan Battista Crespi, Il Cristo della moneta di Mattia Preti, la Madonna col Bambino di Ludovico Carracci e San Giovanni Battista del Guercino.
Immagine: parte inferiore della locandina
Disseminate nella mostra, catturano l’attenzione le mani di cera di Anna Maria Manzolini nella loro precisione ma anche il dito reinterpretato da Michelangelo Pistoletto nel “quadro specchiante” che ripropone la Creazione di Adamo di Michelangelo in chiave contemporanea. I piani si mescolano ancora con il gioco immersivo in virtual reality e l’arto bionico come prodotto di ingegneria avanzata realizzata dai giovani ricercatori di BionIt Labs srl, una delle startup ospitate dall’incubatore G-Lab. U.Mano propone un viaggio in cui bisogna abbandonarsi senza guardare l’orologio, seguendo un percorso teso alla scoperta di un futuro da guardare con rinnovata fiducia.
U.Mano – Arte e Scienza: antica misura, nuova civiltà, Centro Arti e Scienze Golinelli dell’Opificio Golinelli (via Paolo Nanni Costa 14). Fino al 9 aprile 2020. Orari: da martedì a venerdì dalle 10:00 alle 19:00, sabato e domenica dalle 11:00 alle 20:00. Ingresso: 10,00 – 8,00 euro. Per info su attività per ragazzi, visite guidate e per orari durante le festività natalizie: www.mostraumano.it
Giorgia Olivieri
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