Al Padiglione de l’Esprit Nouveau fino al 5 gennaio 2020.
Non ha nessuna pretesa di essere definitiva ma semmai ambisce a diventare un “atlante eclettico” di quegli anni fecondi. "Dilettanti Geniali. Sperimentazioni Artistiche degli Anni Ottanta" è il titolo della mostra che sarà visitabile al Padiglione de l’Esprit Nouveau a partire dal 19 ottobre fino al 5 gennaio 2020 (inaugurazione venerdì 18 ottobre alle 18).
Curata da Lorenza Pignatti con la direzione artistica di Alessandro Jumbo Manfredini, l’esposizione intende illustrare una scena – quella bolognese ed emiliana – che non ha nulla a che vedere con l’edonismo caratteristico del decennio e men che meno con i paninari, la Milano da bere o il Drive In. Una creatività unica animata da intellettuali, artisti, musicisti, designer, fumettisti e stilisti che rispondono ai nomi di Pier Vittorio Tondelli, Andrea Pazienza, Massimo Osti, solo per citarne alcuni.
Disegno: La scuola di fumetto bolognese ritratta da Pazienza e Scozzari
«Ho visto molte mostre negli anni in giro per l’Europa sulla scena underground e mi sono resa conto di quanto fosse importante quello che accadeva anche qui: vogliamo spiegare che a Bologna non c’è stato solo il ‘77 ha spiegato la curatrice Lorenza Pignatti, storica dell’arte e saggista “è stato un allestimento molto faticoso anche per il recupero del materiale. Quello che abbiamo fatto è un lavoro di ricerca dove sono i documenti a parlare».
Negli spazi del padiglione recentemente restaurato da Regione e Comune sono disseminate le tracce di un momento vivace ancora probabilmente non del tutto esplorato. A guidare il visitatore è la curiosità mentre segue il percorso tracciato dai curatori che suscita di sicuro la voglia a saperne di più. Al piano terra ci sono le fotografie scattate da Luigi Ghirri ai "CCCP Fedeli alla Linea" accanto alle prime edizioni di "Altri libertini" e "Un weekend postmoderno" di Tondelli.
Foto: CCCP 1990 ©Eredi Luigi Ghirri
Ci sono le testimonianze del movimento gay bolognese che porterà nel 1982 alla nascita del Cassero di Porta Saragozza e le prime notizie sull'AIDS apparse su Frigidaire, magazine che ricorre in tutta la mostra come antenna delle novità dell’ambiente underground italiano. Una delle protagoniste della mostra è Francesca Alinovi, critica e ricercatrice del Dams uccisa nel 1983: fu lei che fece conoscere all'Italia la scena artistica newyorkese agli albori della street art.
In uno degli schermi è proiettato il video degli artisti che parteciparono alla collettiva "Arte di frontiera. New York Graffiti" che si tenne alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna nel 1984, qualche mese dopo la sua tragica scomparsa. Si parla della Traumfabrik, la casa occupata di via Clavature in cui si trovavano Andrea Pazienza, Filippo Scozzari e i Gaznevada: in questo luogo si formò il gruppo di ricerca Grabinsky composto da Emanuele Angiuli, Renato de Maria e Walter Mameli di cui si può vedere un video.
Immagine: Massimo Iosa Ghini per WP Lavori in Corso 1984
Spazio anche al Movimento Bolidista di cui facevano parte Massimo Iosa Ghini, Giovanni Tommaso Garattoni e Maurizio Corrado e al gruppo Valvoline a cui si deve la definizione di una nuova iconografia in cui si incontrano pittura e fumetto, artefici della creazione di un nuovo immaginario grazie alla mano di, solo per fare qualche nome, Daniele Brolli, Giorgio Carpinteri e Marcello Jori.
La mostra rende omaggio anche alla figura di Massimo Osti considerato il padre dello urban sportwear nonché fondatore dei marchi Stone Island e C.P. Company. Osti di formazione graphic designer ebbe l’intuizione di avvicinare il mondo della moda a quello dell’arte. Tra manifesti, illustrazioni, fotografie e copertine, la mostra offre una panoramica sulla visione di questo “dilettante geniale” che fu un grande innovatore non solo per quello che riguarda l’abbigliamento.
"Dilettanti Geniali", Padiglione de l’Esprit Nouveau (Piazza della Costituzione 11) – Dal 19 ottobre al 5 gennaio con apertura il sabato e la domenica dalle 14:00 alle 18:00 – Ingresso libero.
Giorgia Olivieri
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