L'estate celebra il Festival della Poesia

Cultura
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Oggi 21 giugno, la Poesia viene glorificata con un festival di livello mondiale.

Il “World Festival Poetry” è un’organizzazione nata in America Latina, presente già in ben 160 nazioni e che si fonda sul potere della parola per stabilire i diritti umani, per ribadire la dignità di ogni paese e per combattere le ingiustizie e i soprusi.

Si tratta di un ente non governativo che crede profondamente nella potenza della poesia vista come un mezzo per costruire un mondo migliore, più giusto dove regna l’uguaglianza tra i popoli, un sogno condiviso da sempre da tanti poeti.

In occasione del solstizio d’estate, oggi 21 giugno, in varie località del mondo, si celebrerà questo evento che quest’anno porta lo slogan “NO WAR- HUG PEACE”, un urlo pacifista rivolto sia alla gente comune che ai governi affinché ci si impegni seriamente per realizzare la pace nel mondo.

Festival Poesia Mondiale Locandina

Immagine: locandina dell'iniziativa a Bologna

Purtroppo nel mondo esistono tanti governi fantocci che sostengono le guerre, il traffico di armi, che permettono il passaggio di eserciti per cercare di occupare territori strategici in modo da sfruttarne le risorse naturali ed economiche.

Gli eventi organizzati da quest’Associazione vogliono far capire come la semplice parola può aiutare a realizzare l’unione tra le nazioni. Un’altra missione del gruppo è quella di cercare santuari poetici che nel corso dei secoli hanno assistito a imprese pacifiche, luoghi immersi nella natura, incontaminati, circondati dalla bellezza come i tanti sentieri dedicati ai pellegrini.

La città di Bologna non fa eccezione e presso l'AltroSpazio caffè verrà celebrata la poesia grazie alla presenza di tanti poeti che presenteranno le loro odi. Tra i tanti possiamo citare: Itala Cappello, Pino De March, Sergio Camellini, Maria Palumbo, Luciano Manzalini, Claudia Piccinno e tantissimi altri.

Una bellissima idea quella di promuovere la pace, l’integrazione tra popoli, l’uguaglianza tramite la poesia, promulgando l’uso della parola vista come l’unico mezzo possibile per realizzare un mondo più giusto dove guerre e conflitti non esiterebbero più.

Valentina Trebbi

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