Il progetto è stato riconosciuto come evento collaterale alla mostra Revolutija.
La mostra, con il patrocinio di: Federculture, IBC - Istituto dei Beni Artistici Culturali e Naturali Regione Emilia-Romagna, CNR - Consiglio Nazionale delle Ricerche, IRPPS - Istituto di Ricerca sulla Popolazione e le Politiche Sociali, Associazione Donne e Scienza e Associazione Culturale Russia Emilia-Romagna, parte da una collezione privata di libri sul volo spaziale sovietico (biografie dei cosmonauti e altri testi) pubblicati in Russia tra gli anni 1950 e il 2000.
Immagine: loghi degli enti che hanno contribuito all'iniziativa
Attraverso questa collezione di libri sovietici sul volo spaziale viene documentata la Rivoluzione d’Ottobre portata nel cosmo, ma che al contempo mostra la condizione di privazione sensoriale alla quale sono stati sottoposti gli astronauti. Punto di partenza per una riflessione sul tema della rivoluzione sensoriale avvenuta presso l'Istituto Cavazza, nello sviluppare metodologie, tecniche e tecnologie per permettere ai disabili visivi di muoversi, conoscere e abitare il mondo.
La conquista dello spazio riguarda tutti noi, perché utilizzando i nostri sensi impariamo fin da bambini a costruirci un posto nello spazio circostante, sperimentando tutto ciò che incontriamo. Quando ci si trova in condizioni di privazione o di deviazione sensoriale, dobbiamo modificare tutto il nostro modo di percepire le cose. L’esperienza di Jurij Gagarin analizzata dal professore Lebedev è la testimonianza di una persona portata a rivedere il suo modo di percepire la realtà, in una condizione di privazione sensoriale.
Foto: libri in russo e pupazzo di un astronauta
© Pagina Fb: Museo Tolomeo
La Revolutija passa anche attraverso la creazione di una nuova estetica che trova il suo campo di espressione nell'arte tipografica, che ancora oggi è capace di influenzare gli immaginari di chi si avvicina a questa poetica. Ma non è solo arte tipografica, ma anche una sperimentazione profonda intorno alle nostre percezioni, di una propaganda che elabora strumenti per sentire diversamente il mondo intorno a noi. Tutto lo spazio acquista una nuova percezione: spazi e simboli che si aggiornano all'interno di un processo che coinvolge l’intera vita di qualsiasi persona.
Oltre alla dimensione estetica poetica, c’è la dimensione sensoriale. La conquista dello spazio e quindi la possibilità di orientarsi nel mondo non fisico è obiettivo anche dell’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza che ospita la mostra.
Valter D’Angelillo
Inaugurazione il 25 gennaio 2018 ore 17:30
a cura di Lucilla Boschi e Fabio Fornasari
Progetto a cura del Museo Tolomeo dell'Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza
Via Castiglione 71, Bologna
Orari: da lunedì a venerdì dalle 10:00 alle 18:00 e sabato dalle 10:00 alle 12:00
È prevista una apertura per la stampa il giorno 24 gennaio in due fasce orarie:
dalle 11:00 alle 13:00 oppure dalle 17:00 alle 19:00
Per informazioni e prenotazioni: tel. 339/1602734 | E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.