La domotica aiuta la disabilità

Sociale
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Dohmo Bass, appartamento dl cohousing a tecnologia assistiva.

La domotica assistiva, si riferisce a sistemi di casa intelligente che possono essere utilizzati per migliorare l'autonomia o l’assistenza delle persone disabili..

Nel trevigiano, in maggio è stato inaugurato l’appartamento di cohousing attrezzato con tapparelle, tende automatizzate, porte automatiche, telecamere per monitorare le cadute e sensori ambientali per l’aria. La strumentazione è coordinata da una centrale e comandata da interfacce vocali e tattili per facilitare l’uso dei dispositivi. Per la sicurezza e monitoraggio delle persone disabili, è attivo il controllo da remoto.

Ad “impossessarsi” dell’appartamento Dohmo Bass, sono i ragazzi del progetto Buoni Amici Social Street, da qui l'acronimo Bass, del centro per la disabilità Atlantis di Castelfranco Veneto gestito dalla Cooperativa L’incontro. Durante i weekend, i giovani nella casa possono fare esperienza di autonomia, inclusione sociale e relazione dentro e fuori dall’abitazione.

Smart Home

Immagine: Smart House

Il lavoro e la condivisione delle professionalità degli enti coinvolti (reti innovative regionali e Università del Veneto), ha aumentato il livello tecnologico che favorisce la qualità della vita di queste persone. Anche la Regione Emilia-Romagna in collaborazione con A.I.A.S., associazione per l’assistenza delle persone spastiche con il Comune di Bologna e di Ferrara ha realizzato condomini privi di barriere architettoniche dotate di domotica assistiva. A Ferrara sono presenti due abitazioni in cui poter fare un periodo di prova. 

Gli appartamenti del condominio partecipato di Via Bovi Campeggi a Bologna sono stati realizzati per essere destinati a persone invalide, ma presentano inadeguatezze perché costruiti prendendo come riferimento un modello standardizzato di disabilità non adeguato per tutti gli invalidi.  

Dall’analisi contestuale una considerazione va fatta. Bisognerebbe, qualora fosse possibile, coinvolgere in prima persona, nella fase progettuale e di realizzazione gli assegnatari delle case accessibili, perché possano indicare quali sono gli adattamenti ed i dispositivi domotici specifici di cui necessitano. Solo così, grazie alla domotica assistiva individualizzata si può aiutare efficacemente la vita dei disabili.

Chiara Garavini

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