Le Pro Loco dell'Appennino in formazione

Dal territorio
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Previsti sedici incontri per i dirigenti degli uffici del turismo e 100 ore per i volontari.

Dopo il primo incontro che si è tenuto il 10 settembre, ve ne sarà un altro il 21 ottobre previsto dal progetto “Laboratori di territorio”. L’appuntamento concernerà le Pro Loco dei territori di Monzuno, Pioppe di Salvaro e Vergato, nell’ambito di un programma promosso da UNPLI Emilia-Romagna e “NEXT – Nuove Economie per tutti”, in merito al bando DGR 686/2019: “Assegnazione e concessione di contributi ad associazioni di promozione sociale a rilevanza regionale”.

Il progetto è stato sviluppato al fine di fornire alle Pro Loco una visione diversa del proprio territorio fondata sulla sostenibilità ambientale, (ossia che prende un modello di sviluppo in grado di soddisfare i bisogni del presente senza mettere a repentaglio le capacità delle generazioni future di appagare i propri) economica e sociale.

Il primo ciclo di appuntamenti con le Pro Loco sarà online: in primis saranno i dirigenti a partecipare al corso i quali potranno confrontarsi con esperti in ambito di sostenibilità, reti sociali e comunicazione. Ci sarà poi una fase di formazione rivolta ai dirigenti e ai portatori di interesse del territorio con 16 momenti formativi per le Pro Loco e 100 ore di formazione gratuita dei volontari. Sono coinvolte anche le Pro Loco di: Minerbio, Budrio, Castenaso, Molinella, Castel San Pietro Terme, Castel Guelfo, Ozzano, Medicina e Castello di Serravalle.

I promotori spiegano che il processo di dialogo è volto allo sviluppo “di momenti di socializzazione con la comunità locale”, e non solo di ascolto da parte della popolazione, e “attività di turismo responsabile e cittadinanza attiva, nonché luoghi e spazi in risposta ai problemi territoriali rilevati insieme”.

Tra gli obiettivi: far conoscere ai cittadini, giovani e immigrati il turismo sociale, ottemperare ai bisogni di valorizzazione del territorio locale e di visibilità delle sue tradizioni, favorire l’inclusione sociale dei giovani nelle attività storico ambientali del territorio per creare concrete possibilità di inserimento lavorativo e di creazione di imprese, promuovere le conoscenza dei patrimoni culturali del nostro paese tra gli immigrati, così da integrare le diverse culture con le tradizioni del territorio.

Silvia Saronne

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