Il report è realizzato da Welfare Italia Think Tank su risoluzione di Unipol Gruppo e The European House - Ambrosetti.
Ciò lo si evince dalle classifiche del Welfare Italia Index, un congegno di rilevazione che considera le aree di Politiche Sociali, Sanità, Previdenza e Formazione, che permette di individuare, sul piano nazionale, i punti di forza e le aree problematiche in cui è doveroso intervenire.
Il Welfare Italia Index si fonda su 22 Key Performance Indicator i quali misurano dimensioni di input, ossia indicatori di spesa (pubblica e privata) in Welfare che rappresentano quante risorse sono destinate in un determinato territorio, (come ad esempio l’importo stanziato tramite il Fondo Sanitario Nazionale rapportato sul totale della popolazione regionale oppure l’assegno pensionistico degli ultra 65enni) e dimensioni di output, i quali sono indicatori strutturali che rappresentano l’ambito socio-economico in cui si inserisce la spesa in Welfare (come ad esempio il tasso di disoccupazione o la quota di famiglie in povertà).

Immagine: Grafici Report Unipol
Il terzo posto dell’Emilia-Romagna è dovuto a degli ottimi risultati sia per quanto concerne i dati degli indicatori di spesa (4° posto con un punteggio di 74,2 su 100) che per quanto riguarda i dati degli indicatori strutturali (3° posto con un punteggio del 77,9 su 100).
Più in dettaglio, negli indicatori di spesa, la nostra regione mostra una spesa sanitaria privata per ogni individuo di 665,8 euro contro una media nazionale di 479,8 euro.
Riguardo agli indicatori strutturali, l’Emilia-Romagna ha il grado più basso di part-time femminile involontario e il 1° livello di incidenza più basso di cittadini non attivi sulla popolazione in età da lavoro con più di 34 anni. La regione è pure la seconda per numero di posti negli asili nido autorizzati ogni 100 bambini (tra gli 0 e i 2 anni) con quasi cinque volte il dato dell’ultima in classifica. Per concludere, è al 3° posto per minore incidenza della povertà familiare, con un dato di 5,3 contro i 6,9 di madia nazionale. Per quanto concerne il tema della disoccupazione, si classifica al 5° posto per tasso di disoccupazione della popolazione maggiore di 15 anni (5,7%), mentre riporta un divario di partecipazione a forme pensionistiche integrative, pari al 34,4% meno della media nazionale pari al 34,8%.
Silvia Saronne
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