Torna anche quest’anno a Bologna la tradizionale serata della Pastasciutta Antifascista.
Giunta alla sua nona edizione, la serata si propone per festeggiare il 76°anniversario della caduta del regime fascista offrendo a tutti un piatto di pasta, come fecero Alcide Cervi ed i suoi figli che già militanti nella resistenza antifascista il 25 luglio del 1943, offrirono un piatto di pasta a tutti loro concittadini di Campegine.
Quest’anno l’evento si svolgerà a Colle Ameno, un luogo fortemente simbolico in quanto, ai tempi, fu sede di un campo di concentramento e di smistamento dei civili gestito dalle ss. La distribuzione della pasta sarà accompagnata da appuntamenti letterari, momenti di intrattenimento e di riflessione.
L’edizione della Pastasciutta Antifascista 2019 comincerà alle 18:30 con il dibattito: “Narrare l’umanità: come ti racconto una storia” parteciperanno la ricercatrice storica Cinzia Venturoli e la Segretaria Generale FP-CGIL di Bologna Adele Ventura.
Immagine: locandina dell'iniziativa
© Pastasciutta Antifascista Bolognese
È previsto anche uno spazio per i bambini da 4 anni in poi che potranno partecipare ad un laboratorio didattico basato sul libro: “il mio nome non è rifugiato” di Kate Milner. Alle 20:00 inizierà la distribuzione della pastasciutta (richiesto un contributo simbolico di 1 euro).
Per la prima volta, l’evento sarà totalmente “plastic free” per il coperto verranno usati soltanto materiali biodegradabili mentre al posto delle bottigliette di plastica si useranno borracce in alluminio. La serata prosegue con i balli popolari e alle 21:30, il reading poetico: “Umanità connesse”.
Per tutta la serata, nella Sala Bianca, sarà possibile visitare la mostra: “Tempo di esilio”. L’Emilia-Romagna al fianco del popolo cileno 1973/1988". Sarà visibile, nel voltone al parco della villa, l’installazione artistica “Corridoio” opera realizzata da Michele Liparesi e Mario Crivellari utilizzando materiale di recupero.
Vincenzo Bottiglioni
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