Sono piccoli scrigni di proprietà e benefici, anche detti semi della forza.
Questi semi, che negli ultimi tempi stanno conoscendo un vero e proprio boom, sono ricchi di fibre e proteine e possono essere gustati i vari modi. Si ricavano da una pianta denominata “Salvia Hispanica” apprezzata dagli aztechi, in antichità, e che infatti cresce spontanea in Messico e Bolivia; con mais, amaranto e fagioli costituiva la base dell’alimentazione delle popolazioni del Centro America.
Si tratta di un cibo considerato un superfood, ricco di calcio, di Omega3 e 6, i così detti grassi buoni, di potassio, di vitamina C e hanno un apporto di ferro triplo rispetto agli spinaci. I semi di chia sono anche una buona fonte di aminoacidi, di zinco, selenio e magnesio; aiutano a regolarizzare l’intestino ed essendo privi di glutine possono essere consumati anche da chi segue una dieta gluten-free.
Il loro eccellente potere saziante si rivela utile a chi deve seguire una dieta dimagrante perché aiutano a combattere la fame aumentando il senso di sazietà. Contribuiscono ad abbassare il colesterolo, sono energizzanti, migliorano l’aspetto della pelle e combattono anche l’insonnia.
Foto: piatto con kiwi, yogurt e semi di chia
I semi possono essere utilizzati nei più svariati modi, sono piccoli, croccanti e con un sapore neutro; possiamo aggiungerli alle insalate, ai risotti, nei sughi, nel muesli della prima colazione, nello yogurt o si gustano come snack durante la giornata.
Sono un elemento decorativo se messi sui crostini o sulle tartine, vengono utilizzati per addensare le salse e in alcune ricette possono sostituire le uova. Altro vantaggio, si conservano a lungo, in dispensa, tenuti in un contenitore ben chiuso.
I semi di chia bianchi sono i più pregiati; sono selezionati e coltivati secondo rigidi disciplinari per offrire un prodotto superiore ai classici semi neri. La riscoperta di quest’alimento, così come di tanti altri non solo ci permette di variare la nostra dieta ma ci garantisce tanti nutrienti provenienti da un cibo un po’ diverso dal solito.
Valentina Trebbi
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