Il tema della dipendenza dal gioco d'azzardo in mostra a Bologna.
La mostra fotografica-artistica realizzata da Achille Ascani, che ha preso il via la scorsa settimana, sarà visitabile dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 19:00 fino al 12 febbraio prossimo nei locali dell’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna in viale Aldo Moro 50.
Per questo argomento l’artista, che da anni cerca attraverso i suoi scatti di raccontare la marginalità sociale della nostra comunità, ha preparato 7 pannelli rappresentanti piazze e strade delle nostre città, mostrando gli aspetti nascosti della società, tutti legati al filo conduttore del gioco d’azzardo.
Foto: Achille Ascani all'allestimento della mostra
Una mia personale idea è che una persona fragile, debole, scontenta, immersa in una società frenetica, che non concede pause, che non gratifica il singolo, porta a cercarsi delle pause, ad isolarsi estraniandosi e cercando un modo per andare avanti magari giocando d’azzardo per sentirsi vivo. Purtroppo da quando son state permesse le Slot Machine, nei bar, nei circoli, ovunque, abbiamo iniziato al gioco molte persone che poi ne sono diventate dipendenti.
Non è necessario, infatti, andare al Casino di Venezia, abbiamo la macchinetta a portata di mano. Forse all'inizio il fenomeno è stato un po’ sotto valutato, ma quando migliaia di famiglie si sono rovinate, perché un familiare è caduto in questo ingranaggio, il problema è venuto a galla.
In questi ultimi 10 anni, anche a causa della crisi economica, si sono moltiplicati i tipi di giochi che si possono fare: il lotto dove le estrazioni che prima erano bisettimanali sono cresciute e dimenticavo il sogno, il superenalotto. Poi i gratta e vinci, le lotterie varie, le scommesse sportive, il gioco on-line; abbiamo fornito insomma un menu per tutti i gusti.
La “ludopatia” di cui tanto si parla, fenomeno che interessa troppi emiliano-romagnoli, è Il gioco d'azzardo patologico, è un disturbo del comportamento rientrante nella categoria diagnostica dei disturbi del controllo degli impulsi. Una dipendenza comportamentale.
Ha una forte attinenza con la tossicodipendenza; infatti il giocatore d'azzardo patologico mostra una crescente perdita di controllo nei confronti del gioco d'azzardo, aumentando la frequenza delle giocate, il tempo passato a giocare, la somma spesa nell'apparente tentativo di recuperare le perdite, investendo più delle proprie possibilità economiche (facendosi prestare i soldi e coprendosi di debiti) e trascurando gli impegni che la vita gli richiede.
Immagine: Slot Machine con jackpot
Per far diminuire il numero dei ludopatici, forse, basterebbe concentrare le Slot Machine in luoghi specifici e non ovunque, ritornare a 2 estrazioni settimanali, togliere tutte le altre formule di lotto. Proibire la pubblicità del gioco, affidata non a caso agli idoli giovanili, riguardo i vari casino on-line è peccato vedere che grandi campioni si prestino a questa pubblicità. Però così facendo si tocca la fetta di torta che prende lo Stato, che non è poca cosa, allora penso che sia impossibile.
Da tempo la Regione Emilia-Romagna è intervenuta con provvedimenti sia legislativi sia con progetti socio-sanitari per il recupero di chi è rimasto vittima di ludopatia. Questo è certamente lodevole, ma è un cercare di riparare ad un problema che non si vuol risolvere.
Gianluca Palmieri
BLOG COMMENTS POWERED BY DISQUS