Bilancio di Sostenibilità: il suo valore strategico

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In questo articolo si spiega perché diventa sempre più importante redigere un Bilancio di Sostenibilità

Il Bilancio di Sostenibilità è lo strumento di monitoraggio, rendicontazione e comunicazione del processo di gestione responsabile intrapreso dall'azienda e si pone come obiettivo primario la rappresentazione delle attività svolte nei confronti di tutti gli interlocutori dell’impresa, in coerenza con la missione e con i valori aziendali dichiarati. 

Il principio di fondo è quello dell'accountability, vale a dire il dovere, la responsabilità, di spiegare, giustificare, quindi rendicontare, cosa si sta facendo per rispettare gli impegni presi con i portatori di interesse. Il Bilancio di Sostenibilità è il documento di finale di un processo più ampio: il processo di Reporting.

In questo senso, il Bilancio di Sostenibilità ha una duplice valenza quale strumento di gestione e di comunicazione: è strumento di comunicazione poiché, attivando adeguati canali di informazione e ascolto, consente di rilevare le aspettative legittime, il grado di soddisfazione e di consenso dei portatori di interesse e, contestualmente, aumenta la comprensione dell’attività svolta dalla azienda rendendo sistematico il dialogo e la comunicazione a due vie.

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Immagine: rappresentazione del principio della triple line

È invece strumento di gestione in quanto permette di misurare le performance secondo il principio della triple bottom line, in base al quale le imprese dovrebbero operare le loro scelte non solo in funzione dell’aspetto economico ma anche in funzione della sostenibilità sociale e ambientale, integrando aspetti di carattere etico nel loro business model e mostrando un approccio strategico alla sostenibilità.

Rappresenta dunque un valido sistema informativo per assumere decisioni, controllarle e valutarle; gestire le priorità e le aspettative dei principali interlocutori; supportare la pianificazione strategica; verificare il raggiungimento degli obiettivi

La rendicontazione di sostenibilità è un fenomeno in continua evoluzione. A partire da metà degli anni novanta si registrano le prime pubblicazioni di Bilanci Sociali (orientati a mettere in luce gli impatti e le azioni compiute dall'azienda nei confronti delle realtà territoriali di riferimento), e di poco successiva è la comparsa dei primi report ambientali: strumenti volti a rendere pubblica la contabilizzazione degli impatti ambientali aziendali.

L’affermarsi dell’approccio triple bottom line all'inizio degli anni 2000 porta alla pubblicazione dei primi Bilanci di Sostenibilità, ad oggi lo strumento più utilizzato dalle imprese. In prospettiva si immagina un’evoluzione, già avviata, verso l’integrazione del Bilancio di Esercizio con il Bilancio di Sostenibilità in quello che viene definito “Bilancio Integrato”.

La sempre maggiore centralità della rendicontazione di sostenibilità è evidente anche dalle evoluzioni a livello normativo in materia. Infatti, Anche a livello normativo negli ultimi anni si è registrata una crescente attenzione al tema della rendicontazione delle performance non finanziare, grazie all'emanazione della Direttiva UE 2014/95/UE, nelle cui dichiarazioni preliminari si sottolinea che la comunicazione di informazioni di carattere non finanziario contribuisce a misurare, monitorare e gestire i risultati delle imprese e il relativo impatto sulla società e si configura importante per gli interessi delle imprese, degli azionisti e di altri portatori di interesse.

Esesempio Cosa Facciamo

Immagine: esempio di cosa facciamo 

La Direttiva intende incentivare la costruzione di sistemi di gestione maturi per l’integrazione della sostenibilità nelle imprese di grandi dimensioni, fissando almeno per queste obblighi giuridici minimi per quanto riguarda la portata delle informazioni che le imprese di tutta l’Unione sono tenute a rendicontare: introduce obblighi di rendicontazione su diritti sociali e umani, ambiente, lotta alla corruzione, diversità nella composizione degli organi direttivi e di controllo, per le società o gruppi di grandi dimensioni e per enti di interesse pubblico.

In Italia, il procedimento legislativo di recepimento della Direttiva si è concluso con l’emanazione del Decreto Legislativo del 30 dicembre 2016, n.254. Due caratteristiche contraddistinguono l’attuazione della Direttiva:

- L’ ambito di applicazione è risultato coincidente con i requisiti minimi imposti dalla Direttiva;

- È stata riconosciuta ampia flessibilità sulla scelta degli standard metodologici per la rendicontazione delle informazioni non finanziarie.

Ultimo aspetto importante è quello della metodologia di redazione del Bilancio di Sostenibilità: esistono infatti differenti standard internazionali e linee guida per l’impostazione del bilancio di sostenibilità, come il framework per l’Integrated Reporting proposto dall’IIRC (International Integrated Reporting Committee), le linee guida del Global Reporting Initiative (lo standard più diffuso), il modello nazionale GBS e le linee guida dell’AccountAbility per la gestione del processo di rendicontazione e del dialogo con gli Stakeholder

A cura di Impronta Etica

Impronta Etica è un’associazione senza scopo di lucro costituitasi nel 2001
per la promozione e lo sviluppo della sostenibilità e della responsabilità sociale d’impresa (RSI).

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