Un pomeriggio di sport in ricordo della tragedia avvenuta nel dicembre del 1990.
Il 6 dicembre di 27 anni fa un aereo, di addestramento dell'Aeronautica Militare, precipitò sopra l’Istituto Gaetano Salvemini di Casalecchio di Reno, nella provincia di Bologna, causando la morte di tanti giovani studenti bolognesi. La squadra bolognese Record Team Bologna, anche quest’anno, organizza il Memorial "Istituto Salvemini”, aprendo di fatto la stagione agonistica del nuoto pinnato, giunto ormai alla XXVI edizione.
Nella piscina “Martin Luther King" di Casalecchio, a colpi di pinna si sfidano campioni, come Riccardo Campana atleta del: Record Team Bologna, la medagliata europea, Serena Monduzzi e molti altri atleti, provenienti non solo dall’Emilia-Romagna, ma anche dal Veneto, dal Friuli V.G. e dalla repubblica di San Marino (RSM). Al Memorial non potevano mancare due atleti, che l’estate passata sono stati gli alfieri porta bandiera italiani, ai recenti World Games, Silvia Baroncini e Davide De Ceglie, nonché campioni del mondo.
L’Appuntamento, per l’inizio della competizione, è previsto per il giorno 26 novembre 2017 alle ore 14:00, al termine delle gare, ci sarà la consueta premiazione, dove saranno premiati anche gli atleti regionali, che si sono distinti nella passata stagione.
Ma cos’è il nuoto pinnato? Quando si assiste ad un evento sportivo di nuoto pinnato, ci si può confondere facilmente, perché a prima vista potrebbe sembrare un doppione del nuoto classico, ma guardandolo bene, si notano delle differenze, che lo rendono praticamente diverso, anche perché i metodi di allenamento e le tecniche, sono molto differenti e richiedono esercizi specifici. Questo sport, nasce in ambiente militare, ed in seguito si sviluppa come sport agonistico.
Foto: gruppo delle atlete del nuoto pinnato © www.uispbologna.it
Dapprima questa disciplina veniva praticata da persone, che praticavano la pesca sportiva, poi con l’evoluzione delle tecniche e delle attrezzature, vedi la monopinna, i due sport si sono resi totalmente incompatibili. Sembrerebbe strano, ma il nuoto pinnato non fa parte della F.I.N. (Federazione Italiana Nuoto), ma della F.I.P.S.A.S. (Federazione Italiana Pesca Sportiva Attività Subacquee e nuoto pinnato). Questa tecnica sportiva si avvicina di molto ai movimenti di un delfino, visto l’assetto del nuotatore, interessa diverse fasce muscolari.
Per la velocità raggiunta da un pinnatista, per seguirlo infatti serve un’imbarcazione a motore, questo sport è molto spettacolare da vedere, diciamo, per fare un paragone, può essere definito come la Formula 1 del nuoto, viste le velocità raggiunte. Negli Stati Uniti d’America, esistono specialità molto spettacolari, che vanno dalle gare di velocità assoluta, a gare di salto, dove gli atleti possono raggiungere la ragguardevole altezza di 2 mt. Dal 1997, il nuoto pinnato è stato inserito come sport ai Giochi del Mediterraneo, come tutti gli sport, ambisce al riconoscimento di sport Olimpico.
Gli italiani da sempre hanno avuto un ruolo di rilievo nella conquista delle medaglie. Attualmente nella Federazione Mondiale di nuoto pinnato C.M.A.S. (Confederation Mondiale des Activites Subacquatiques), sono presenti 54 nazioni.
Valter D'Angelillo
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