Deflorian, Demuru e Piseddu dedicano una lettura cantata all'omonimo romanzo di Annie Ernaux.
“Era un'estate senza particolari anomalie meteorologiche, quella del ritorno del generale
de Gaulle, del franco pesante e di una nuova Repubblica, di Pelé campione del mondo
di calcio, di Charly Gaul vincitore del Tour de France e della canzone di Dalida
Mon histoire c'est l'histoire d'un amour.
Un'estate immensa come lo sono tutte fino ai venticinque anni, prima di accorciarsi in
piccole estati via via più brevi di cui la memoria spariglia la successione, lasciando
sopravvivere soltanto quelle spettacolari per la siccità e il caldo estremo.
L'estate 1958”.
A. Ernaux, Memoria di ragazza
A coloro che amano le parole e la musica, a coloro che hanno bisogno di andare a fondo, là dove la memoria si fa più opaca e una vecchia fotografia sbiadita ci parla ancora. Lunedì 3 dicembre, alle ore 20:30, l'Arena del Sole di Bologna ospita per un'unica replica Memoria di ragazza, una “lettura cantata” dedicata all'omonimo romanzo di Annie Ernaux.
Uscito in Italia nel 2017, per L'Orma editore, Memoria di ragazza è l'ultimo lavoro della scrittrice francese, vincitrice nel 2016 del premio Strega Europeo per l'intenso "Gli anni". Già famosissima in Francia per aver rinnovato il genere autobiografico, se la Ernaux continua a trovare seguito nel pubblico europeo e mondiale è soprattutto perché ciò che scrive ci riguarda da vicino.
Non un semplice racconto di vita, né tantomeno un diario. Quello di cui l'artista fornisce il ritratto è lo spaccato di un'epoca, un'acuta indagine sociale, politica ed esistenziale che sceglie la scrittura come strumento, protagonisti i figli del Dopoguerra e le loro famiglie.
Immagine: copertina del libro della Ernaux
Lei, nata nel 1940 a Lillebonne, una piccola cittadina nel dipartimento della Senna Marittima, in Normandia, non può che cominciare dalla sua storia, che è quella che conosce meglio e che ama analizzare passo per passo nelle sue più intime sfaccettature, a volte a distanza di anni, nel bisogno ossessivo di fare luce perché ciò che è stato vissuto da quella ragazza, e da nessun'altra, non resti inspiegato o vissuto invano.
A prendere forma, insieme alla figlia, alla studentessa, all'insegnante, alla donna, alla scrittrice con bambini, a una sorella mai conosciuta, a un padre e a una madre sono il mutare della storia, della cultura, del gusto, dei ruoli. Le lotte di classe, il '68, le guerre, il femminismo, il capitalismo fanno sfondo a vicende e riti di passaggio di cui abbiamo sentito molto parlare e che ancora ci appartengono.
Spesso associata alle firme della letteratura femminista contemporanea, al Salone del Libro di Torino 2017 alla domanda di Daria Bignardi su quanto siano o meno cambiate le cose rispetto agli anni Settanta, la Ernaux risponde sorridendo, aggiungendo che le forme di dominio cambiano sempre, che ci sono state delle evoluzioni ma non quelle che si prospettavano allora.
Se oggi si parla di generi e non di sessi è pur vero che alcune tendenze restano infatti molto simili, in particolare nell'organizzazione del quotidiano, dove la charge mentale, il peso mentale della gestione familiare, è unicamente lasciato alla donna. Su questo ci invita a leggere un ironico fumetto che in Francia ha trovato molto riscontro e a cui il nostro Il Post ha dedicato un bel pezzo: Fallait demander, ovvero Bastava che chiedessi della blogger e ingegnere informatico Emma.
La giovane protagonista di Memoria di ragazza invece non è così consapevole, deve ancora compiere diciotto anni e per la prima volta è fuori casa, educatrice in colonia, nell'estate del 1958. L'incontro con l'amore, gli altri, la vergogna e il peso del giudizio sociale saranno al centro della vicenda narrata, di pari passo con le riflessioni sull'amicizia, la ridefinizione del proprio sguardo sul mondo e i tanti rimandi alla canzone francese di quegli anni.
Foto: collage di immagini tratte dallo spettacolo
Tutto questo sarà ora reinterpretato in corpo e voce dall'attrice, drammaturga e regista Daria Deflorian, dall'attrice Monica Piseddu e dalla cantante e interprete Monica Demuru, che, già abituate a frequentarsi sulla scena, sceglieranno così di condividere con noi alcuni estratti del romanzo in una lettura cantata imbastita proprio sulle evocazioni della Ernaux, tra le pieghe di un ricordo in cui, anche con altri riferimenti, resta facile riconoscersi.
Dal personale al collettivo, nell'opera di Annie Ernaux non c'è spazio per la psicologia spicciola, né per il sentimentalismo puro, la sua scrittura, che è tensione, scorre ritmata e accattivante, te la godi, te la bevi tutta d'un fiato salvo accorgerti, alla fine, che ti è rimasto qualcosa tra i denti.
Uno scavo “cristallino” e “amorevolmente duro” è la sua casa-libro e il territorio dove, sabato, ci condurranno le tre pluripremiate artiste.
Per gli appassionati di scrittura per la scena segnaliamo inoltre che da mercoledì 5 a sabato 9 dicembre Daria Deflorian sarà di nuovo all'Arena con Antonio Tagliarini in "Quasi niente". I due, nel 2014, hanno ricevuto il Premio Ubu per l'innovazione alla drammaturgia.
Per informazioni: bologna.emiliaromagnateatro.com/spettacolo/memoria-di-ragazza
Lucia Cominoli
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