Dopo “L’uomo che verrà” ancora un film girato nel paese in provincia di Bologna.
Il Comune di Monte San Pietro torna nel mondo del cinema, avendo già ospitato nel 2009 il set di "L’uomo che verrà” di Giorgio Diritti, vincitore nel 2010 del David di Donatello. Dieci anni dopo il Comune del bolognese torna nel cinema nel vero senso della parola sposando il progetto per la realizzazione del film: “Il muro tra di noi”, un cortometraggio a sfondo drammatico che esplora la rottura di una famiglia in una in una età di grandi differenze, con la regia di Federico Del Buono.
Il regista è nato proprio a Bologna, si è laureato in Scienze della Comunicazione e, dopo la laurea, ha subito mosso i primi passi nel mondo del cinema. Il suo esordio alla regia è stato il cortometraggio “Conquista il Mondo” un lavoro indipendente che ha ottenuto un incredibile successo in tutto il mondo risultando il corto più premiato di Bologna nel 2018. L’opera ha ricevuto quasi quaranta riconoscimenti in meno di sette mesi.
Foto: scena tratta dal cortometraggio © cinema.emiliaromagnacreativa.it
Los Angeles, New York, Londra, Toronto, Calcutta e Roma sono solo alcune della città dove l’opera prima del regista bolognese ha trionfato come "Miglior cortometraggio", ma ha anche vinto in categorie individuali più tecniche come scenografia, montaggio, colonna sonora e altro. "Il muro tra di noi" invece nasce come sogno di raccontare una storia umana, reale, nella quale attraverso l’occhio dei protagonisti il regista vuole descrivere una situazione famigliare, nella quale gli spettatori si possono facilmente immedesimare, un momento famigliare molto difficile, che si può superare solo unendo le forze.
Questo film rappresenta una importante iniziativa di promozione della zona dell’Appennino bolognese e, proprio per l’interesse dei bolognesi e degli abitanti del primo Appennino per questa opera è nata l’idea di una campagna crowdfunding per aiutare la realizzazione del corto: "Il Muro tra di Noi". Lo scopo della raccolta di fondi, è anche quello di coinvolgere più persone possibili nella realizzazione di progetti che richiedono anche la necessità di aiutarsi, pubblico e autori, il più possibile.
Vincenzo Bottiglioni
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