A Bologna fino al 17 luglio al Museo Archeologico.
Una mostra sull’uomo e sull’artista. Il taglio del nastro di Lucio Dalla – Anche il tempo passa non poteva che essere nel giorno del suo compleanno, lo scorso 4 marzo, al Museo Civico Archeologico di Bologna. Fino al 17 luglio 2022 le grandi e spaziose sale di via dell’Archiginnasio 2 ospiteranno fotografie, cimeli personali, abiti e accessori, opere d’arte e filmati che raccontano il grande artista bolognese a 10 anni dalla sua scomparsa avvenuta il 1 marzo 2012 a Montreux, in Svizzera.
Ideata e organizzata dalla società C.O.R. di Roma e promossa dal Comune di Bologna con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna, l’iniziativa nasce già come un grande evento che dal capoluogo emiliano proseguirà prima a Roma il 22 settembre all’Ara Pacis e poi a Napoli e Milano nel 2023, l’anno in cui il poliedrico cantante, musicista e compositore avrebbe compiuto 80 anni.
Foto: primo piano di Lucio Dalla
L’ampia rassegna è suddivisa in una decina di sezioni in cui è bello perdersi facendosi cullare dalle parole e dalla musica di Dalla. La prima tappa del percorso è dedicata agli anni dell’infanzia con gli scatti con l’amata madre Iole Melotti e con il padre Giuseppe, scomparso prematuramente. Ci sono testimonianze della scuola, del periodo a Manfredonia e i manifesti con le prime prove da attore. A chiudere questo primo viaggio, esposto in una teca, il clarinetto, lo strumento che ha imparato a suonare da autodidatta. Si continua passando tra i pezzi della sua collezione passando per i suoi celebri cappelli, berretti e occhiali. Disseminati qua e là gli abiti disegnati su misura per lui da Giorgio Armani e in ogni angolo i video in cui li ha indossati. Particolarmente emozionanti i fogli di quaderno su cui Lucio Dalla ha buttato giù i versi delle sue canzoni più belle e struggenti, come Caruso o Canzone.
Foto: Lucio Dalla da bambino si esibisce in uno spettacolo teatrale,
Archivio Antonio Bagnoli
Non poteva mancare uno spaccato sul rapporto strettissimo che Dalla aveva con la città, con i suoi posti e con i suoi personaggi, dal ristorante Vito a Luca Carboni con gli scatti in Piazza Santo Stefano o Piazza Maggiore. Presente una sezione dedicata al cinema e una che illustra il sodalizio con il poeta Roversi. Il tutto con un occhio alle copertine dei suoi dischi e i ricordi presi in prestito dai suoi amici fino ad arrivare alla tastiera che ha suonato al concerto a Montreux. C’è ancora attaccata la scaletta dello spettacolo. L’ultimo.
Lucio Dalla – Anche se il tempo passa. Museo Archeologico di Bologna, via dell’Archiginnasio 2. Dal 4 marzo al 17 luglio 2022. Orari: Lunedì e mercoledì: 10:00-16:00 – Giovedì e venerdì: 10:00 – 19:00 – Sabato, domenica e festivi: 10:00-20:00. Giorno di chiusura: martedì. Biglietti: 15,00 – 10,00 euro, riduzioni per studenti, gruppi e famiglie e gratuito per bambini e persone con disabilità con accompagnatore certificato. Tutte le info: www.mostraluciodalla.it
Giorgia Olivieri
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