La collezione del Mast in mostra fino al 22 maggio 2022.
Il mondo del lavoro e dell’industria raccontato in 53 capitoli. Sono più di 500 le immagini che compongono The Mast Collection - Un alfabeto visivo dell’industria, del lavoro e della tecnologia, la mostra curata da Urs Stahel allestita negli spazi di via della Speranza 42 a Bologna fino al 22 maggio.
È la prima volta che la Fondazione decide di esporre parte della sua vasta collezione (si contano più di 6000 opere di grandi artisti e fotografi) e lo fa immaginando un ordine alfabetico rappresentativo di una realtà tanto complessa catturata da fotografie, album e video di 200 grandi fotografi ma anche di autori anonimi italiani e internazionali. Impossibile fare un elenco esaustivo dei nomi in mostra: sono presenti con alcuni loro lavori acquisti dalla fondazione Gianni Berengo Gardin, Gabriele Basilico, Mario Giacomelli, Robert Doisneau, Yuri Ancarani, Don McCullin, Sebastião Salgado e W. Eugene Smith, solo per citarne alcuni.
Foto: 05. THOMAS_DEMAND_Space simulator
«L’alfabeto nasce per mettere insieme incroci tra lo sguardo lontano e quello vicino, testi e momenti dello scatto, portando l’attenzione all’interno delle opere, lo stesso accade con le immagini e i fotografi coinvolti» ha spiegato Urs Stahel «questi 53 capitoli rappresentano altrettante isole tematiche nelle quali convivono vecchi e giovani, ricchi e poveri, sani e malati, aree industriali e villaggi operai. Costituiscono il punto di incontro delle percezioni, degli atteggiamenti e dei progetti più disparati».
Il viaggio che si presenta al visitatore dalla A di "Abandoned" alla W di "Water" (le voci sono in inglese) passa dai colori, al bianco e nero, dal ritratto al paesaggio ma fa anche un salto temporale attraversando le fasi iniziali dell’industrializzazione e contestualmente della storia della fotografia fino ad arrivare agli scenari digitali e hi-tech già presenti nella nostra contemporaneità.
Foto: 12. SEBASTIAO_SALGADO_Pozzo petrolifero, Burhan, Kuwait
Grande protagonista ovviamente è la fotografia e il rapporto che abbiamo con essa. Del resto la Fondazione Mast nasce con la volontà di stimolare una riflessione su un tema così centrale come quello del lavoro legandolo all’arte. E se questo è il proposito, una mostra così ricca si pone come un’ottima occasione di guardare al tema da una molteplicità di punti di vista, tutti d’autore.
The Mast Collection - Un alfabeto visivo dell’industria, del lavoro e della tecnologia. Fondazione Mast, via Speranza 42, Bologna. Fino al 22 maggio 2022. Dal martedì alla domenica dalle 10:00 alle 19:00. Ingresso gratuito: www.mast.org
Giorgia Olivieri
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