A Bologna la Conferenza Internazionale AAATE 2019 dedicata alle Tecnologie Assistive.
AIAS (Associazione Italiana Assistenza Spastici), Alma Mater e AAATE (Association for the Advancement of Assistive Technology in Europe) hanno fatto il botto. Conferenza internazionale sulle tecnologie assistive, complesso universitario Belmeloro, giorni 27-28-29-30 agosto, 230 relatori, 360 iscritti, questa la sostanza dell’evento che Bologna ha l’onore di ospitare.
Le tecnologie assistive sono tutti gli ausili che possono aiutare i disabili nell'affrontare la realtà ed essere più autonomi nelle attività quotidiane, di studio o lavorative.
Le soluzioni che saranno presentate riguardano le varie metodologie per facilitare la vita e la comprensione per i non vedenti, per l’interpretazione delle voci disartriche, per garantire la mobilità anche attraverso l’utilizzo di realtà virtuale o aumentata, con sistemi innovativi di guida delle carrozzelle, per facilitare l’apprendimento degli alunni disabili, per aiutare le persone con problemi mentali o di insufficienza mentale, favorendo anche la libertà di movimento, anche garantendone la sicurezza e la possibilità di spostarsi autonomamente grazie a sofisticati sistemi di geo-localizzazione.
Purtroppo, il convegno è a carattere squisitamente scientifico e, al momento, è difficile valutarne la ricaduta dal punto di vista pratico. In realtà, la situazione degli ausili effettivamente a disposizione e fruibili dai disabili italiani è molto più ristretta ed arretrata, con conseguenze gravi ed inaccettabili in termini economici e di rispetto dei diritti.
Immagine: logo della conferenza
Un disabile, anche divenuto tale con l’anzianità, deve essere costantemente assistito, se non può usufruire degli ausili necessari per aumentare la sua autonomia e ciò genera costi molto più elevati di quello che possono produrre l’acquisto o l’uso di appropriate strumentazioni. In questo senso, nel convegno, verrà ribadita l’importanza di considerare la ricerca, la produzione e la distribuzione di tecnologia assistiva come investimento per diminuire costi assistenziali generati da una popolazione con bisogni speciali e tendente all'invecchiamento.
Vi è poi la questione della violazione dei diritti delle persone con disabilità, qualora non abbiano accesso a tutti gli ausili necessari a garantire loro il massimo dell’autonomia. Un diritto ribadito anche recentemente dalla stessa organizzazione mondiale della sanità, con ciò andando oltre la tradizionale ed esclusiva attenzione agli aspetti di cura.
Ancora una volta Bologna, la sua università e la rete associativa che la caratterizza, si pone come battistrada della battaglia per i diritti delle persone più deboli e per il miglioramento della vita di tutti.
Maurizio Cocchi
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