Approvato dal Consiglio dei Ministri il nuovo decreto d’inclusione scolastica, molte le novità.
Il testo ha ricevuto il via libera in Consiglio dei Ministri e propone un nuovo approccio al tema della disabilità: una vera e propria rivoluzione con una maggior attenzione al singolo individuo, non più l’applicazione della metodologia di insegnamento standard, ma individualizzata.
In base al tipo di disabilità verrà elaborato un progetto didattico specifico che tiene in considerazione le caratteristiche del singolo studente. Il decreto di inclusione scolastica, introduce un nuovo approccio al tema delle ore di sostegno, voluto dal Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti.
A cambiare sarà l’assegnazione delle ore di sostegno che saranno decise in accordo con la famiglia. Altra novità introdotta dal decreto, è la norma che regola la commissione medica per l’accertamento della disabilità ai fini dell’inclusione scolastica.
Immagine: fumetto che rappresenta l'inclusione
La commissione prevede oltre alla partecipazione del medico legale, del medico specialista in pediatria o in neurologia, e un medico specializzato, la presenza della famiglia. I genitori e quando è possibile gli alunni disabili, se maggiorenni, possono collaborare attivamente nell'attribuzione delle diverse forme di aiuto.
I Gruppi per l’Inclusione Territoriale formati su base provinciale (GIT) composti da docenti esperti che aiutano la scuola nella elaborazione del PEI, controlleranno il lavoro di maestri e professori e verificheranno la richiesta delle ore di sostegno.
Le Associazioni di disabili sono soddisfatte dei provvedimenti attuati fin qui, ma la scuola e tutti gli organi collegati insieme, devono operare per garantire ad ogni alunno con disabilità un processo di istruzione scolastica proporzionata alle esigenze del singolo individuo, che gli permetta di sviluppare e far emergere, risorse personali conformi alle sue possibilità.
Chiara Garavini
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